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Questo fu il terzo All-Star Game ospitato dalla città di Anaheim, California, che in precedenza aveva già accolto il Midsummer Classic nel 1967 e nel 1989. Dal 2003, la League vincitrice dell'All-Star si guadagnava il vantaggio del campo di casa nelle World Series. Questo fu il primo All Star Game vinto dalla National League dal 1996, che diede alla squadra il vantaggio nelle World Series per la prima volta dal 2001. Ironia della sorte, il lanciatore vincente, il closer degli Washington Nationals, Matt Capps, avrebbe continuato a partecipare ai playoff dell'American League dopo la sua trade ai Minnesota Twins avvenuta un paio di settimane dal Midsummer Classic. Prima della partita, venne osservato un minuto di silenzio in onore di George Steinbrenner, proprietario dei New York Yankees, morto quella stessa mattina. Oltre alla decisione del 2003 di assegnare il fattore campo di casa delle World Series alla squadra della League vincente l'All-Star Game del 2010 diede inizio ad altri grandi cambiamenti delle regole. Una riguardava il battitore designato che era diventato un appuntamento fisso del gioco indipendentemente dal sito (un cambiamento che sarà più evidente quando il successivo Midsummer Classic del 2011 verrà giocato al Chase Field di Phoenix della National League). Ma, considerando che i fans votavano lo starter dell'American League, come avevano fatto negli anni precedenti, quando una città dell'AL ospitava la manifestazione, il manager della National League continuò a nominare il DH della sua squadra prima della partita dalla lista delle riserve. Altre modifiche includevano che i roster delle League aumentassero a 34 giocatori. I lanciatori che avevano iniziato la partita di regular season la domenica immediatamente prima dell'All-Star erano diventati inammissibili a lanciare nel gioco, e vennero sostituiti nel roster (questa regola fu invocata per tre giocatori selezionati dall'American League: Trevor Cahill, C.C. Sabathia e Jered Weaver). Come con qualsiasi giocatore non ammissibile o inabile a giocare, ognuno di essi veniva riconosciuto come All-Star. Infine, fece il suo debutto una modifica della regola del reingresso (anche se non se ne vide l'utilizzo in questa edizione). Oltre alla regola esistente del ricevitore infortunato, al manager era consentito ora di selezionare un giocatore di posizione che poteva rientrare nel caso in cui l'ultimo giocatore in qualsiasi posizione disponibile fosse infortunato. Dopo che i roster furono rivelati, venne creato il secondo scrutinio tra cinque giocatori per League attraverso l'All-Star Final Vote per determinare il 34° giocatore finale di ogni roster, con votazione online iniziata la domenica pomeriggio del 4 luglio, fino al giovedì pomeriggio dell'8 luglio. I vincitori della votazione finale furono Nick Swisher dei New York Yankees e Joey Votto dei Cincinnati Reds. Gli arbitri designati furono: Mike Reilly arbitro di casa base; Mike Winters in prima base; Brian O'Nora in seconda base; Laz Diaz in terza base; Bruce Dreckman al foul di sinistra e Jim Lupo al foul di destra. Questo fu il primo All-Star Game ad essere trasmesso contemporaneamente anche in 3D. Joe Buck e Tim McCarver furono i "regolari" commentatori della trasmissione, mentre Kenny Albert & Mark Grace commentarono la versione in 3D.

Partita numero 81
Data 13/07/2010
Stadio

Angel Stadium - Anaheim

Spettatori 45508
M.V.P.

Brian McCann

Official Spokesperson

Torii Hunter

The Star Spangled Banner

Amber Riley

God Bless America Colbie Caillat

1st Pitch

From To
Rod Carew Torii Hunter
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
David Price

Ubaldo Jimenez

Managers

Joe Girardi

Charlie Manuel 

Coaches

Mike Scioscia

Bud Black

Bob Geren

Bruce Bochy

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
0
0
0
0
3
0
0
3
7
1
American
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
6
0

WP: Matt Capps (1-0) LP: Phil Hughes (0-1) S: Jonathan Broxton (1)

La partita

I lanciatori dominarono la prima metà del gioco, sia i partenti che i loro immediati rilievi, rimanendo sullo 0-0. Entrambe le squadre, infine, minacciarono di segnare nel quinto inning. Con Justin Verlander sul monte di lancio per l'American League, David Wright colpì un singolo e rubò la seconda. Andre Ethier colpì un singolo ma Josh Hamilton fu in grado di tenere Wright in terza con un forte tiro dall'esterno destro. Con i corridori agli angoli, Verlander potè realizzare gli ultimi due out dell'inning. Nella parte inferiore dello stesso inning, Hong-Chih Kuo diede la base a Evan Longoria prima di permettere a Joe Mauer di raggiungere la prima e passare in seconda dopo aver tirato la palla sopra la testa del prima base nel dugout. Con corridori in seconda e terza e nessun out, Kuo e Heath Bell riuscirono a chiudere l'inning limitando il danno a un punto non guadagnato su una volata di sacrificio di Robinson Cano. La partita rimase sull'1-0 per l'AL fino all'inizio del 7° inning. Phil Hughes concesse due singoli, prima di essere sostituito da Matt Thornton. Dopo aver eliminato Chris Young su un pop-up, Thornton caricò le basi concedendo a Marlon Byrd la base su ball. Il lungo doppio lungo la linea di foul di destra di Brian McCann permise alla NL di passare in vantaggio segnando tre punti. Questi sarebbero stati gli ultimi punti segnati della partita. L'American League si rese nuovamente minacciosa nella parte bassa del 7°. Con i corridori agli angoli e due out, Torii Hunter andò strikeout contro Adam Wainwright per chiudere il possibile recupero. La parte bassa del 9° ebbe dei momenti drammatici, sia sul campo che in dugout. Con Jonathan Broxton che chiudeva la partita per la NL, David Ortiz da leadoff colpì un singolo a destra. Ma, Ortiz non fu sostituito con un pinch runner sebbene il manager dell'American League Joe Girardi avesse ancora Alex Rodriguez a disposizione in panchina. Dopo che Broxton mise strikeout Adrián Beltre, Ortiz fu eliminato nel tentativo di correre in seconda dal forte e preciso tiro di Marlon Byrd dopo aver raccolto il singolo di John Buck. Con una decisione controversa, Girardi mandò a battere Ian Kinsler pur avendo Rodriguez a disposizione come pinch hitter, e Kinsler andò al volo sul guanto dell'esterno centro Chris Young. Il suo out concluse non solo la partita, ma anche la striscia dominanate di vittorie dell'American League nel Midsummer Classic. Questo fu anche il secondo consecutivo All-Star Game senza home run da entrambe le League.

Giocatori e tifosi rendono omaggio a George Steinbrenner, scomparso il 13 luglio 2010 all'età di 80 anni. L'Angel Stadium tenne un minuto di silenzio prima della partita per il grande proprietario degli Yankees

I giocatori attorno al palco mentre ascoltano la star di Glee, Amber Riley, che canta l'inno nazionale

L'abbraccio tra l'Hall of Famer Rod Carew ( a destra) e Torii Hunter dopo aver effettuato il primo lancio cerimoniale dell'81° All-Star Game all'Angel Stadium di Anaheim il 13 luglio del 2010

David Price, 24 anni, il lanciatore più giovane ad iniziare un All-Star Game da Dwight Gooden (23 anni) nel 1988, concesse una sola valida e realizzò uno strikeout in due inning scoreless prima di passare il testimone ad Andy Pettitte

Il partente della National League, Ubaldo Jimenez, opposto a Price con due inning a zero. Nonostante avesse messo tre corridori in base fu salvato da un doppio gioco nel primo inning

Ichiro Suzuki effettua una straordinaria presa sulla battuta di Albert Pujols nel primo inning. L'icona giapponese giocava nel suo 10° consecutivo All-Star Game con la casacca dei Mariners

L'esterno sinistro dei Milwaukee Brewers, Ryan Braun, che era andato 0-2 al piatto prima di essere sostituito, contribuì in difesa con una clamorosa presa in tuffo rubando la valida a Josh Hamilton nel quarto inning

L'esterno dei Chicago Cubs Marlon Byrd si tuffa e perde la palla (foto sotto) cercando di prendere una volata di Derek Jeter nel sesto inning. Il pitcher della NL, Roy Halladay, riuscì a chiudere l'inning grazie allo strikeout su Paul Konerko e all'eliminazione di Elvis Andrus nel suo tentativo di rubare la seconda tenendo il punteggio sull'1-0

Il catcher dei Braves, Brian McCann, colpisce il doppio contro il rilievo degli White Sox, Matt Thornton, nel settimo inning per dare alla National League il vantaggio di 3-1. Nonostante i nuovi roster All-Star di 34 giocatori, la NL aveva solo due ricevitori

Quattro foto di Marlon Byrd che segna dalla prima base sul doppio di McCann, battendo la toccata del catcher dei Toronto Blue Jays John Buck nella parte alta del settimo inning. Byrd poi effettuò un'assistenza nel nono per contribuire a sigillare la vittoria della National League.

Matt Holliday (# 7) e Scott Rolen (# 27) si congratulano con Marlon Byrd (# 24) dopo che ha segnato il terzo punto nel settimo inning

Il DH dei Red Sox, David Ortiz, viene eliminato dall'assistenza di Marlon Byrd mentre cerca di avanzare dalla prima base alla seconda base nel nono inning sulla valida corta di John Buck. La cruciale giocata impedì all'American League di rimontare contro il closer dei Dodgers Jonathan Broxton

Michael Bourn (# 21) Marlon Byrd (# 24), nascosto, e Chris Young (# 24) degli Arizona Diamondbacks festeggiano dopo l'ultimo out la vittoria dell'81° All-Star Game

I giocatori della National League festeggiano dopo aver vinto l'All-Star Game per la prima volta dal 1996, quando Jason Heyward era nella Little League. La NL guadagnava il vantaggio del campo di casa nelle World Series

Brian McCann premiato come MVP. McCann, che aveva sostituito il catcher dei Cardinals, Yadier Molina, nel quinto, aveva colpito il doppio realizzando tutti e tre i punti della National League nel settimo inning

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L'All-Star Game del 2011 fu giocato martedì 12 luglio al Chase Field di Phoenix, in Arizona, sede degli Arizona Diamondbacks. La partita si concluse con la vittoria per 5-1 della National League. Era la seconda vittoria consecutiva della NL dopo 12 anni di sconfitte e un pareggio. Fu il primo All-Star Game che si tenne in Arizona ed il primo ballpark della NL ad avere il battitore designato. A causa della combinazione di infortuni e all'applicazione delle regole, venne stabilito il numero record di 84 giocatori per i due roster, superando gli 82 che si trovavano nei roster per il Midsummer del 2010. Come ogni All-Star Game sin dal 1970, i nove giocatori di posizione titolare di ogni League vennero eletti dal ballottaggio dei fans. I restanti giocatori furono selezionati dal voto dei giocatori, dai manager del team di ogni League, e un secondo ballottaggio da parte dei fans per aggiungere un altro giocatore ad ogni roster. In tutto, furono selezionati 32 giocatori per ogni team, non compresi i giocatori che si rifiutavano di giocare a causa di infortuni o motivi personali. Il manager dei Diamondbacks, Bob Melvin, aveva confermato il 10 aprile del 2009 che Arizona avrebbe ospitato l'All-Star Game del 2011 come fu ufficialmente annunciato dal Commissioner Bud Selig il giorno successivo. Phoenix non aveva mai ospitato l'All- Star Game prima di allora. L'82a edizione dell'All-Star Game era la nona consecutiva che decideva il vantaggio del campo di casa delle World Series. I precedenti All-Star avevano utilizzato la regola del battitore designato quando si giocava nei ballpark dell'American League. L'edizione del 2011 fu la prima a presentare un DH in uno stadio della NL secondo le regole cambiate nel corso del 2010. Alcuni, come il deputato di New York, José Serrano, e il giornalista sportivo Mike Lupica, suggerirono al Commissioner della Major League Baseball, Bud Selig, che avrebbe dovuto spostare la partita a causa del controverso disegno di legge contro l'immigrazione clandestina SB1070 passato dal legislatore dell'Arizona e firmato in legge dal governatore Jan Brewer. Altri chiesero ai proprietari dei club, sponsor e anche ai giocatori di boicottare l'All- Star Game, se la legge fosse stata applicata e la partita fosse rimasta a Phoenix. Tuttavia, Selig annunciò il 13 maggio 2010 che la manifestazione sarebbe rimasta al Chase Field di Phoenix come previsto. Il ballottaggio per l' All-Star Game 2011 cominciò on line il 26 aprile e proseguì fino al 30 giugno. Le votazioni dei fans negli stadi della MLB, iniziarono il 10 maggio e terminarono il 24 giugno. I risultati furono annunciati il 3 luglio. Furono espressi 32,5 milioni di voti stabilendo il nuovo record, che superava quello del 2009 di circa 9 milioni. José Bautista fu il leader dei voti con 7.454.753 preferenze, superando facilmente il precedente record per il single-player di 6.069.688 detenuto da Ken Griffey Jr. Anche altri tre giocatori dell'AL superarono il record di Griffey. Ryan Braun fu il leader della National League con 5.928.004 voti, un record per la NL. Il secondo scrutinio per determinare il 34° giocatore finale di ogni roster, iniziò on line domenica 3 luglio fino a giovedi 7 luglio. I vincitori della votazione finale furono Paul Konerko dei Chicago White Sox e Shane Victorino dei Philadelphia Phillies. Victorino diventò il primo a vincere due volte la votazione finale, avendola vinta anche nel 2009.

Partita numero 82
Data 12/07/2011
Stadio

Chase Field - Phoenix

Spettatori 47994
M.V.P.

Prince Fielder

Official Spokesperson

Justin Upton

The Star Spangled Banner

Jordin Sparks

God Bless America Michelle Branch

1st Pitch

From To

Danny Hernandez e Joe Garagiola

Miguel Montero e Justin Upton
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Jered Weaver

Roy Halladay

Managers

Ron Washington

Bruce Bochy 

Coaches

Manny Acta

Kirk Gibson

John Farrell

Jim Riggleman

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
6
0
National
0
0
0
3
1
0
1
0
0
5
9
2

WP: Tyler Clippard (1-0) LP: C.J. Wilson (0-1) S: Brian Wilson (1)

HR: AL - Adrian Gonzalez (1); NL - Prince Fielder (1)

La partita

Durante le cerimonie che precedettero l'inizio dell'82° Midsummer Classic vennero ricordate le vittime della sparatoria di Tucson dell'8 gennaio 2011 (*). Il primo lancio cerimoniale fu effettuato da Danny Hernandez Jr. (*) e Joe Garagiola. La vittoria fu la seconda consecutiva per la NL. L'ultima volta che la NL aveva vinto back-to-back l'All-Star Games era stato nel 1994-1995 e 1996. Mentre il lineup dell'AL era formidabile, la NL chiaramente sembrava avere il vantaggio sul monte, in particolare per la mancanza dei migliori pitchers dello Junior Circuit: Justin Verlander, C.C. Sabathia, Felix Hernandez, Jon Lester, David Price e Mariano Rivera. Il pitching staff dell'AL fu scosso da un altro colpo quando Josh Beckett, che era stato programmato per lanciare il secondo inning, accusò un fastidio al ginocchio sinistro durante il riscaldamento e non entrò in partita. Eppure, i lanciatori dell'AL dominarono i primi tre inning, con il solo Matt Kemp in base su ball e il singolo di Lance Berkman. Il mancino dei Phillies Cliff Lee, che aveva sostituito il compagno di squadra Roy Halladay nel terzo inning, eliminò i primi due battitori nel quarto prima di concedere un home run a Adrian Gonzalez su un cutter con il conteggio di 0-1. L'homer era il primo nell'All-Star Game da quando J.D. Drew lo aveva colpito contro Edinson Volquez nel settimo inning dell'All-Star Game del 2008 al vecchio Yankee Stadium, un arco di 208 at-bats tra i due homer. Segnò inoltre il primo punto dell'All-Star Game concesso da Lee, che aveva già lanciato nelle edizioni del 2008 e '10, in tre inning scoreless e con quattro strikeouts. Il danno avrebbe potuto essere anche peggiore, visto che l'AL aveva inanellato tre singoli di fila, ma l'esterno sinistro della NL, Hunter Pence, salvò l'inning caricando la valida di Adrian Beltre e inchiodando Jose Bautista che cercava di segnare dalla seconda alla fine del quarto inning. "Ho avuto la strana intuizione che stesse per colpire un line drive e mi sono detto OK , se lo colpisce ho intenzione di provare a fare un buon tiro", raccontò poi Pence, "Lo anticipai un po'. Accadde nel modo in cui lo avevo immaginato". C.J. Wilson entrò a lanciare per l'AL nella parte inferiore del quarto, ed il mancino dei Rangers subito si trovò in un grosso guaio. Carlos Beltran colpì un singolo in profondità da leadoff, e Kemp lo seguì con un altro singolo a sinistra. Nel box si presentò Prince Fielder, che portò Wilson sul conteggio di 2-2 prima di martellare un cutter appena sopra la parete sinistra per un tre-run homer che dava alla NL il vantaggio di 3-1. Lo slugger dei Brewers era stato fischiato durante l'Home Run Derby di lunedì per aver eliminato nella gara della NL il D-backs Justin Upton, e Fielder venne accolto allo stesso modo dai 47994 fans fino al momento del fuoricampo contro Wilson nel quarto inning. "Non ho avuto un buon grip sulla palla", disse Wilson del lancio incriminato, "E lui l'ha colpita fuori. Lanci un inning, un errore, Prince Fielder ... è per questo che è nell'Home Run Derby". La palla effettivamente colpì la linea gialla che corre lungo la parte superiore della parete imbottita e rimbalzò sopra nell'area della postazione della telecamera. "Pensavo di aver colpito bene, ma vidi l'esterno centro Curtis Granderson correre verso la palla. Mi innervosì, perché era a tutta velocità", disse Fielder, "Allora, sapevo che se non era un homer era meglio che arrivassi in fretta in seconda, perché avrebbe potuto eliminarmi. Per un secondo ho avuto un po' di paura". Fielder era diventato il primo giocatore dei Brewers a colpire un homer in un All-Star Game, mentre gli Arizona Diamondbacks rimanevano l'unica franchigia senza giocatori con un fuoricampo nel Midsummer Classic. La NL aggiunse un punto nel quinto quando il pinch-hitter Andre Ethier, nativo di Phoenix, colpì un singolo a destra per far segnare Rickie Weeks dalla seconda e mettere la NL avanti 4-1. La NL quasi segnò un punto all'inizio dell'inning, quando Troy Tulowitzki, da leadoff, colpì un singolo a destra. Starlin Castro entrò come pinch runner per Tulowitzki e prontamente rubò la seconda e la terza base, diventando il quinto giocatore a rubare due basi in un Midsummer Classic. Con un out, Weeks colpì una rimbalzante tra la terza base e il monte che il pitcher degli Angels, Jordan Walden, prese con la mano nuda e la passò al ricevitore Alex Avila per inchiodare Castro al piatto. La NL aggiunse un'altro punto di sicurezza nel settimo, quando Pablo Sandoval spinse a casa Pence dalla terza con un doppio per regola a sinistra contro Brandon League. Bochy si appoggiò al suo bullpen dopo Lee, per spegnere l'AL. Tyler Clippard, Clayton Kershaw, Jair Jurrjens, Craig Kimbrel, Jonny Venters, Heath Bell, Joel Hanrahan e Brian Wilson limitarono l'AL con solo due valide dopo il quarto inning. "I lanciatori hanno fermato i battitori, e voglio dire, quei ragazzi laggiù hanno lanciato molto bene", disse il manager dell'AL Ron Washington, "Penso che abbiamo avuto due innings dove abbiamo avuto l'opportunità di ottenere magari alcuni punti, ma costantemente quelle braccia e il loro repertorio ci hanno spento". Questo fu il tema ricorrente per la NL durante le sue due vittorie consecutive, con i lanciatori del Senior Circuit che avevano concesso solo due punti negli ultimi 18 innings. Le cose si fecero un po' rischiose per la NL nel nono quando l'AL capitalizzò un errore di tiro dell'interbase Castro, un singolo di Matt Joyce e un altro errore dell'esterno destro Jay Bruce mettendo i corridori in seconda e terza con un solo out. Poi Bochy chiamò Wilson, il closer del suo club, e il barbuto pitcher mandò al volo Michael Cuddyer e poi si lavorò Paul Konerko con sei lanci prima che battesse una rimbalzante sull'interbase per terminare la partita. "E' stato un grande at-bat di Konerko, una bella battaglia", disse Bochy, "Ad essere onesto sono stato contento che il gioco fosse finito lì, perché avevano alcuni buoni battitori in arrivo". In quella notte, però, le mazze dell'AL non poterono competere con le braccia della NL.

Note:

I fuoricampo di Adrian Gonzalez, contro Cliff Lee, e quello di Prince Fielder, contro C.J. Wilson, furono i primi nella storia dell'All-Star di due battitori mancini contro due lanciatori mancini.

Brian Wilson diventò il secondo lanciatore dal 1969 (quando la salvezza diventò una statistica ufficiale) a guadagnare una salvezza nell'All-Star Game, dopo aver registrato una salvezza nella partita decisiva delle precedenti World Series. Dennis Eckersley aveva compiuto questa impresa finendo le World Series nel 1989 e poi nell'All-Star del 1990 al Wrigley Field.

Tyler Clippard diventò il primo lanciatore nella storia della Major League a guadagnare una vittoria in un All-Star Game o in una partita di postseason affrontando solo un battitore e concedendo una valida. Adrián Beltre mise a segno il singolo a sinistra contro Clippard, ma Hunter Pence eliminò José Bautista a casa base per terminare la parte alta del quarto inning. La NL aveva preso il vantaggio nella parte bassa dello stesso inning, rendendo Clippard il lanciatore da record.

Questo fu anche l'All-Star Game dove per la seconda volta consecutiva il lanciatore vincente era un membro degli Washington Nationals. Matt Capps era stato il vincitore nel 2010.

Otto diversi lanciatori dell'American League avevano messo strikeout almeno un battitore, un record per l'All-Star Game che non era andato agli inning supplementari.

Il lanciatore di rilievo Heath Bell fece ridere giocatori e tifosi mentre entrava in gioco nell'ottavo inning. Bell corse dal bullpen e fece una scivolata davanti al monte, alzando una zolla d'erba e sporcandosi i pantaloni. "Volevo che i tifosi si divertissero con questo", disse Bell.

Per la prima volta nella sua carriera, Ichiro Suzuki non era stato nominato per la squadra All-Star.

(*) La strage di Tucson avvenne l'8 gennaio 2011 a Casas Adobes, sobborgo nord-occidentale di Tucson in Arizona, ad opera di Jared Lee Loughner, che uccise 6 persone e ne ferì altre 14, tra cui la deputata democratica dell'Arizona Gabrielle Giffords, bersaglio principale dell'azione. La sparatoria era avvenuta all'esterno di un supermercato della catena Safeway, durante un comizio politico a cui la Giffords partecipava come protagonista. Tra i morti anche un giudice federale, John McCarthy Roll, una bambina di nove anni, Christina Taylor Green (Figlia di John Green, scout dei Los Angeles Dodgers e Roxanna Green, nipote dell'ex giocatore e manager della Major League Baseball Dallas Green e seconda cugina dell'attrice Sophia Bush), e un collaboratore di Gabrielle Giffords, Gabe Zimmermann. La deputata democratica fu raggiunta da un colpo di pistola alla testa e venne subito trasportata al University Medical Center di Tucson dove subì un intervento chirurgico. Mentre attendeva che arrivassero i soccorsi un membro dello staff della Giffords, Daniel Hernandez Jr., cercò di tamponare la ferita alla testa, assicurandosi allo stesso tempo che non soffocasse per il sangue. Pare che Hernandez, agendo in tale modo, le abbia salvato la vita. Cinque persone morirono immediatamente, compreso il giudice federale John Roll e il capo dello staff della Giffords Gabe Zimmerman. Christina-Taylor Green morì più tardi all'ospedale.

La National e l'American League allineate sul campo, mentre Jordin Sparks canta l'inno nazionale prima della partita

La squadra della National League schierata durante le presentazioni pre partita

John Green, la moglie Roxanna e il figlio Dallas, genitori e fratello di Christina-Taylor Green con i manager Bruce Bochy e Ron Washington durante l'inno nazionale prima dell'inizio della 82a MLB All-Star Game al Chase Field

Due foto che ritraggono Daniel Hernandez, Jr., lo stagista che aveva contribuito a salvare la vita della deputata Gabrielle Giffords nella strage di Tucson, mentre effettua il primo lancio cerimoniale con l'ex giocatore e commentatore Joe Garagiola

Robinson Cano, elimina Lance Berkman (# 12) mentre tenta di rubare la seconda base nel secondo inning, sull'assistenza del catcher Alex Avila

Due fotogrammi dell'esterno destro Jose Bautista (# 19) in scivolata sul muro dopo la straordinaria presa del foul ball battuto da Brian McCann durante il secondo inning

Adrian Gonzalez colpisce l'home run solitario durante il quarto inning che porta l'AL in vantaggio 1-0. Il catcher è Brian McCann e l'arbitro di casa base è Dale Scott

Due fotogrammi di Prince Fielder (# 28) che non riesce a prendere al volo il pop fly battuto da Jose Bautista nel corso del quarto inning

Due fotogrammi dell'eliminazione a casa base di Jose Bautista per toccata dal catcher Brian McCann, dopo aver ricevuto l'assistenza dell'esterno destro Hunter Pence nel quarto inning

Prince Fielder colpisce il fuoricampo da tre nel quarto inning contro il rilievo dell'AL, C.J. Wilson. Il catcher è Brian McCann e l'arbitro di casa base è Dale Scott

Prince Fielder gira la seconda sotto gli occhi del seconda base Robinson Cano dopo aver colpito l'home run da tre punti nel quarto inning

Prince Fielder (# 28) riceve le congratulazioni del manager Bruce Bochy, a destra, dopo aver colpito l'home run da tre punti nel quarto inning. A sinistra riconoscibile il suo compagno di squadra Ryan Braun (# 8)

Justin Upton rompe la mazza mentre colpisce la palla nel quarto inning

Il prima base Joey Votto raccoglie una rimbalzante alla sua sinistra nel quinto inning

Jhonny Peralta raccoglie la palla tirata dal catcher Alex Avila e cerca di eliminare Rickie Weeks (# 23) nel suo tentativo di rubare la seconda nel quinto inning

Starlin Castro è eliminato a casa base dal catcher Alex Avila (# 10) nel quinto inning, grazie all'assistenza del pitcher Jordan Walden che aveva raccolto la battuta di Rickie Weeks

Il pitcher della NL, Heath Bell (# 21), scivola davanti al monte dopo essere uscito corrrendo a più non posso dal bullpen per lanciare nell'ottavo inning scatenando l'ilarità di tifosi e giocatori

Il closer della NL, Brian Wilson, mentre lancia nel nono inning

I giocatori della National League festeggiano la vittoria per 5-1 dell'82a Midsummer Classic

Prince Fielder mostra il trofeo di MVP assegnatogli meritatamente dopo la vittoria della National League

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L'83a edizione dell'All-Star Game fu giocata il 10 luglio 2012 al Kauffman Stadium di Kansas City, Missouri, casa dei Kansas City Royals. Era la terza volta che il Midsummer Classic veniva giocato a Kansas City, con il Kauffman Stadium (allora denominato Royals Stadium) che ospitò l'evento nel 1973, nel primo anno della sua esistenza. La manifestazione venne giocata anche al Municipal Stadium nel 1960, quando gli Athletics giocavano ancora lì. La National League inflisse una shutout all'American League per la sesta volta nella storia del Midsummer Classic. Fu il terzo più largo margine di vittoria di ogni All-Star. Il numero totale degli spettatori che seguirono ogni frazione della partita era aumentato del 7 % rispetto all'anno precedente, con 27,7 milioni di telespettatori totali. Il Kauffman Stadium aveva subito una ristrutturazione di 250 milioni di dollari (iniziata nel 2007 e completata nel 2009) e il Commissioner della Major League Baseball, Bud Selig, promise che la squadra avrebbe ospitato un futuro All-Star Game entro il 2014. Il 16 giugno del 2010, Selig assegnò ufficialmente i diritti ad ospitare il Midsummer Classic a Kansas City per la stagione 2012. Anche il Fenway Park era stato in lizza per ospitare l'All-Star 2012 per celebrare il centenario di quel Ballpark. Ma Boston aveva già recentemente ospitato la manifestazione nel 1999. Il risultato della votazione dei fans per eleggere i giocatori di posizione (compreso il battitore designato per l'American League) fu annunciato il 1° luglio. Fu un record di 40,2 milioni di voti, che superò il precedente record del 2011 (32,5 milioni), di poco meno di otto milioni. Josh Hamilton fu il leader dei voti per l'AL con 11.073.744, frantumando il record che José Bautista aveva ottenuto l'anno prima con 7.454.753 voti. Buster Posey stabilì il nuovo record della NL con 7.621.370 voti. Il secondo scrutinio di cinque giocatori per ciascuna League per determinare il 34° giocatore finale di ogni roster fu vinto da Yu Darvish dei Texas Rangers (AL) e David Freese dei St. Louis Cardinals (NL). Chipper Jones, degli Atlanta Braves, venne rimosso dal ballottaggio il 3 luglio, dopo aver sostituito Matt Kemp nel roster a causa di un infortunio.

Partita numero 83
Data 10/07/2012
Stadio

Kauffman Stadium - Kansas City

Spettatori 40993
M.V.P.

Melky Cabrera

Official Spokesperson

Alex Gordon

The Star Spangled Banner

Luke Bryan

God Bless America Kellie Pickler

1st Pitch

From To
George Brett Billy Butler
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Justin Verlander

Matt Cain

Managers

Ron Washington

Tony La Russa 

Coaches

Bob Melvin

Terry Collins

Ned Yost

Ron Roenicke

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
5
0
0
3
0
0
0
0
0
8
10
0
American
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6
0

WP: Matt Cain (1-0) LP: Justin Verlander (0-1)

HR: NL - Melky Cabrera (1)

La partita

Nel primo inning, la National League segnò cinque punti e i giocatori dell'AL sbarrarono gli occhi increduli per quello che era successo. Questo era un Justin Verlander che non si era mai visto. Il grande starter destro dei Tigers fu malmenato con cinque punti, quattro valide e due basi su ball da tutti e nove i battitori della NL presentatisi al piatto nel suo unico inning. Melky Cabrera, con un out, colpì un singolo e Ryan Braun lo seguì con un doppio a destra per il primo punto. Verlander, sul conteggio di 3-2 , mostrò una certa finezza, con un terzo strike senza peso che Joey Votto guardò per il K numero due. Ma, Verlander caricò le basi concedendo la base su ball a Carlos Beltran, sul conteggio di 3-2, e a Buster Posey con quattro ball consecutivi. Pablo Sandoval, il Kung Fu Panda dei Giants, colpì un line lungo la linea destra del campo che sbattè sul muro e rotolò lontano da Jose Bautista per una triplo da tre punti. "Panda" segnò sulla valida interna di Dan Uggla, un grounder sull'interbase Derek Jeter. Infine, con il suo 35° lancio, Verlander riuscì ad eliminare Rafael Furcal su una rimbalzare per il terzo out. Verlander diventò il terzo lanciatore a concedere cinque o più punti guadagnati in un solo inning o frazione. Gli altri erano stati Atlee Hammaker dei Giants nel 1983 e Sandy Consuegra degli White Sox nel 1954. Tale effusione di punti nel primo inning era accaduta solo una volta, nel 2004, quando l'AL segnò sei punti al Minute Maid Park di Houston. Divenne, inoltre, l'inning più ricco di punti della NL nella storia dell'All-Star Game. Nel post partita Verlander disse: "Ovviamente non vuoi che vada in quel modo, ma hey, mi sono divertito. Ecco perché io non cerco di lanciare 100 mph nel primo inning. Solitamente non funziona troppo bene per me". Verlander era intento a compiacere la folla del Kauffman. "Ovviamente non voglio concedere punti. So che significa qualcosa", continuò Verlander, "Ma noi siamo qui per i tifosi. So che i tifosi non vogliono vedermi lanciare 90 e cercare di colpire gli angoli". "E' sorprendente, perché lui è uno dei lanciatori più difficili del gioco", disse Beltran, "Normalmente, quando lo si incontra durante la stagione, lancia 90, 91 mph all'inizio del gioco. Ma lui è venuto fuori a sparare 97, 98. Gli mancavano le sue locations, e siamo stati in grado di capitalizzare". Matt Cain, il forte partente destro della NL, ebbe molta più fortuna. Dopo un singolo infield di Derek Jeter, il pitcher dei Giants realizzò un prova magistrale tenendo a zero le mazze dell'AL per due inning. La coppia di Cardinals assieme realizzarono il sesto punto della NL nel quarto inning contro il mancino dei Rangers, Matt Harrison. Rafael Furcal colpì un triplo, con due out, nell'angolo a destra del campo e segnò sul singolo del pinch-hitter Matt Holliday. Ma non era finita! Melky Cabrera colpì un home run che finì nel bullpen di sinistra per ulteriori due punti e un vantaggio di 8-0. Harrison concesse anche un triplo a Braun che non si trasformò in nessun punto per l'eliminazione di Joey Votto per la via 4-3, ma il suo triplo stabilì per la NL il record di tre in una partita, per la prima volta in un All-Star Game. Solo quattro inning di gioco furono sufficienti per la vittoria al manager della NL, Tony La Russa, nel suo ultimo anno prima del ritiro. La Russa commentò così: "Di solito non ottieni un vantaggio di otto punti in una grande partita come questa. Sono stato solo fortunato, come lo sono stati gli altri miei 30 anni". Non fu la vittoria shutout più sbilanciata nella storia dell'All-Star Game. Il record andava al 12-0 dell'AL nel 1946 al Fenway Park di Boston. L'AL si fece pericolosa nel quinto inning contro il mancino dei Dodgers, Clayton Kershaw, caricando le basi con un out grazie al singolo di David Ortiz e di Mike Napoli (Bryce Harper, il più giovane All-Star, aveva perso la palla all'esterno sinistro) e alla base su ball a Asdrubal Cabrera, con due out. Ma la riscossa svanì quando il pinch-hitter Ian Kinsler fu eliminato al volo. Non successe nient'altro, e questo significò che il manager dell'AL, Ron Washington dei Rangers, era diventato il solo secondo timoniere nella storia a perdere due consecutive World Series e due consecutive All-Star Games in concomitanza con lo stesso club. L'altro fu Bobby Cox dei Braves. Un momento toccante arrivò nel sesto inning, quando Chipper Jones dei Braves, che aveva annunciato il suo ritiro, fece la sua ultima apparizione all'All-Star. Colpì un singolo in campo destro contro il mancino Chris Sales. Questa era stata la prima partita della sua carriera al Kauffman Stadium. "Incredibile. Mi dispiace di non aver avuto l'opportunità di giocare qui prima", disse Jones, "E' un luogo bellissimo. Sono felice di aver avuto la possibilità di giocare qui una volta prima di ritirarmi". E fu una bella serata, con l'Hall of Famer George Brett, All-Star Ambassador ufficiale di Kansas City, che lanciò la prima palla a Butler, accolto da una fragorosa standing ovation. L'esterno centro dei Giants, Melky Cabrera, che aveva giocato nella precedente stagione con i Royals, vinse il Ted Williams Most Valuable Player Award dopo aver battuto un home run da due nel quarto inning, un singolo e aver segnato il primo punto per la NL. "Non sono venuto per vincere l'MVP . E' solo una sorpresa. E' un grande dono che il Signore mi ha dato", disse Cabrera, "Ma la stessa opportunità che Kansas City mi ha dato lo scorso anno è la stessa opportunità che San Francisco mi sta dando ogni giorno per mostrare il mio talento. Ancora una volta, sono solo molto grato ai fans che hanno votato per me perchè venissi qui".

Una veduta del Kauffman Stadium di Kansas City durante la cerimonia di apertura dell'83° All-Star Game

Il manager della National League Tony La Russa mentre saluta i suoi giocatori durante la cerimonia di presentazione

Due foto dell'Hall of Famer George Brett che effettua il primo lancio cerimoniale al giocatore dei Royals, Billy Butler (# 16)

Il manager della National League Tony La Russa (# 10), a destra, e il manager dell'American League Ron Washington (# 18) discutono le regole di campo con gli arbitri durante l'83° All-Star Game al Kauffman Stadium di Kansas City

Il partente dell'AL Justin Verlander, dei Detroit Tigers, lancia nel primo inning contro Carlos Gonzalez dei Colorado Rockies

Pablo Sandoval dei San Francisco Giants colpisce il triplo da tre RBI nel primo inning che porta la NL in vantaggio 4 a 0

Carlos Beltran (# 3), Ryan Braun (# 8) e Buster Posey (# 28) festeggiano dopo aver segnato i punti sul triplo di Pablo Sandoval nel primo inning

Il partente della NL, Matt Cain dei San Francisco Giants, mentre lancia nel primo inning

L'esterno destro dell'AL Jose Bautista dei Toronto Blue Jays effettua una presa al volo in tuffo sulla palla battuta da Ryan Braun nel secondo inning

Rafael Furcal dei St. Louis Cardinals colpisce il triplo nel quarto inning

Matt Holliday (# 7) dei St. Louis Cardinals colpisce l'RBI singolo nel quarto inning che porta la NL in vantaggio 6-0

Melky Cabrera dei San Francisco Giants dopo aver battuto l'home run da due punti nel quarto inning per portare la NL avanti 8-0

Melky Cabrera dei San Francisco Giants tenta di dare scherzosamente il cinque a Robinson Cano dei New York Yankees dopo aver battuto l'home run da due punti nel quarto inning

L'esterno sinistro della National Ryan Braun (# 8) dei Milwaukee Brewers effettua una presa al volo sull'warning track della palla colpita da Prince Fielder nel quarto inning

Bryce Harper (# 34) degli Washington Nationals non è in grado di effettuare la presa sulla volata colpita da Mike Napoli nel quinto inning

Chipper Jones, degli Atlanta Braves, ringrazia la folla che gli tributa una standing ovation nel sesto inning durante il suo unico at-bat

Il closer Jonathan Papelbon (a sinistra) e il catcher Carlos Ruiz (# 51) dei Philadelphia Phillies si abbracciano dopo l'out finale del nono inning

I giocatori della National League celebrano la vittoria sull'AL per 8-0

Melky Cabrera dei San Francisco Giants alza il Ted Williams Most Valuable Player Award dopo che la NL ha vinto 8-0 l'83a edizione dell'All-Star Game al Kauffman Stadium di Kansas City

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L'84a edizione dell'All-Star Game fu giocata martedì 16 luglio 2013 al Citi Field nel Queens, casa dei New York Mets. Questa era la prima volta che i Mets ospitavano l'All-Star Game dal 1964, stagione inaugurale della squadra allo Shea Stadium, e la nona volta che il Midsummer Classic si teneva a New York City. L'ultima All-Star tenutasi a New York fu nel 2008, quando il vecchio Yankee Stadium la ospitò nella sua ultima stagione prima di essere demolito. L'American League sconfisse la National League con una shutout per la settima volta nella storia dell'All-Star, e con l'edizione del 2012 era la prima volta che venivano realizzate in All-Star consecutive. Due furono gli stadi in ballottaggio per ospitare l'84a edizione: il Nationals Park di Washington DC, la casa degli Washington Nationals e il Citi Field, casa dei Mets dal 2009. L'annuncio ufficiale fu dato il 16 maggio 2012 a New York City Hall. I Mets presentarono il logo per l'All-Star Game 2013 il 7 agosto del 2012. Il ballottaggio per i titolari dell'All-Star Game 2013 iniziò online il 24 aprile e si concluse il 4 luglio. I risultati furono annunciati il 6 luglio e Chris Davis fu leader delle votazioni con 8.272.243 consensi, mentre Yadier Molina guidò la NL con 6.883.258 voti. L'All-Star Final Vote, per determinare il 34° giocatore finale di ogni roster, fu lanciato dal 6 luglio al 11 luglio. I vincitori dell'All-Star Final Vote furono Steve Delabar dei Toronto Blue Jays (AL) e Freddie Freeman degli Atlanta Braves (NL). Mariano Rivera, degli Yankees, fu eletto Most Valuable Player. Era il primo rilievo selezionato per una squadra All-Star a ricevere il premio nella storia, così come il primo lanciatore da Pedro Martínez nel 1999 e il secondo Yankee di sempre dopo Derek Jeter nel 2000. La partecipazione di 45186 tifosi è stata la più grande nella storia del Citi Field. Con la shutout, la League di "casa" non aveva segnato un punto in 19 innings consecutivi.

Partita numero 84
Data 16/07/2013
Stadio

Citi Field - New York City

Spettatori 45186
M.V.P.

Mariano Rivera

Official Spokesperson

David Wright

MLB All-Star Ambassadors
Edgardo Alfonzo
John Franco
Mookie Wilson

The Star Spangled Banner

Candice Glover

God Bless America Marc Anthony

1st Pitch

From To
Tom Seaver David Wright
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Max Scherzer

Matt Harvey

Managers

Jim Leyland

Bruce Bochy 

Coaches

John Gibbons

Terry Collins

Robin Ventura

Davey Johnson

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
1
1
0
0
1
0
3
9
0
National
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0

WP: Chris Sale (1-0) LP: Patrick Corbin (0-1) S: Joe Nathan (1)

La partita

Nel corso dell'ultimo mezzo secolo, alcuni dei più grandi lanciatori di baseball giocarono nel quartiere del Queens. Tom Seaver una volta chiamò lo Shea Stadium: casa. Anche Nolan Ryan condivise il monte con Dwight Gooden, Pedro Martinez e tanti altri. Così era giusto che martedì sera, Seaver fosse presente al primo All-Star Game dei Mets in 49 anni, dove i lanciatori la fecero da padroni. I pitchers dell'AL tennero la NL a tre valide in una vittoria per 3-0 al Citi Field, vincendo il vantaggio del fattore campo per le World Series, a favore dello Junior Circuit per la prima volta dal 2009. "L'American League è così di talento in questo momento", disse il partente dei Tigers Max Scherzer, che contribuì a non concedere nulla nel primo inning, "Noi rispettiamo tutto ciò che riguarda la National League. Sappiamo anche quanto talento c'è. Ma ciò dimostra quanto buoni lanciatori abbiamo". Probabilmente il colpo di scena più appropriato di tutti, fu quando al closer degli Yankees Mariano Rivera - l'incarnazione dell'eccellenza dei lanciatori di New York - fu tributata una standing ovation dai 45186 fans presenti nell'ottavo inning. I giocatori di entrambe le League applaudirono Rivera che saliva sul monte di lancio, e dopo aver salutato i fans del Citi Field eliminò i tre battitori della NL affrontati per guadagnasi il Ted Williams All-Star Game MVP Award. "Volevo esserci alla partita, e dal momento che questa sarà la mia ultima, volevo godere ed essere in grado di lanciare per l'ultima volta nell'All-Star Game", disse Rivera, spiegando che aveva lanciato l'ottavo inning al posto del nono per garantire un'apparizione, "Il resto è stato indescrivibile. Non riesco a descriverlo". C'erano solo tanti aggettivi che potrebbero sintetizzare la notte, dalle urla selvagge della folla al silenzio per rispetto di Rivera all'eccellenza assoluta del pitching staff del manager Jim Leyland dell'American League. Cercando di fermare la sua striscia di tre sconfitte consecutive nell'All-Star, l'AL si appoggiò con successo sulle braccia dei 10 pitchers per costruire la shutout, braccia che erano mancate completamente durante la batosta dello scorso All-Star a Kansas City persa per 8-0. Scherzer e il mancino degli White Sox, Chris Sale, si guadagnarono la vittoria, falciando consecutivamente i primi nove battitori della NL, prima che l'asso dei Mariners, Felix Hernandez, finalmente concedesse la prima valida alla NL con uno fuori nel quarto inning. La NL non registrò un'altra valida fino a quando il beniamino di casa, il terza base David Wright, colpì la seconda hit tre inning più tardi. "Il pensiero di giocare nell'All-Star Game è fenomenale per un battitore", disse Wright, "Ma quando realmente cominci a lavorarci su e hai tre ragazzi che lanciano a più di 90 con buone palle secondarie, ti mettono un tantino a posto. Questo è certo". Patrick Corbin, degli Arizona, fu il primo lanciatore a concedere il primo punto all'AL, grazie alla volata di sacrificio di Jose Bautista, dei Blue Jays, dopo che lo slugger Miguel Cabrera aveva aperto il quarto inning con un doppio, seguito dal singolo di Chris Davis. Un inning più tardi, l'AL allungò il proprio vantaggio con il doppio di Adam Jones, degli Orioles, seguito dal singolo di Joe Mauer, dei Twins, e dalla battuta a terra in doppio gioco di J.J. Hardy, degli Orioles, che permise la segnatura del secondo punto. I battitori dell'AL segnarono ancora un altro punto nell'ottavo, con l'RBI sul doppio per regola di Jason Kipnis, degli Indians, contro il closer dei Braves Craig Kimbrel. "E 'incredibile", disse Kipnis, "E' una cosa impensabibile solo essere qui, ma essere in grado di contribuire alla partita così ... Cosa si può chiedere di più?". Con ciò, era tempo per Rivera, il cui ingresso nella parte bassa dell'ottavo - accompagnato dai canti dei suoi amici "Enter Sandman" - sorprese tantissimi tifosi della più grande folla nella storia del Citi Field. Giocatori di entrambi i dugouts rimasero inchiodati sul posto, permettendo a Rivera, che aveva in programma di ritirarsi dopo questa stagione, di scendere in campo da solo. Quando raggiunse il monte, Rivera si fermò e si tolse il cap. "Era una specie di palco, ad essere onesti con voi", disse Leyland, "Non sono abituato a questo. Sono più di un ragazzo del baseball, ma spero di aver superato la prova di stasera a New York". Anche se l'atmosfera al Citi Field non diede alcuna indicazione, Leyland la superò con disinvoltura, anche tra una folla radiante fedeltà ai Mets. Per le migliaia che si erano presentati sul loro campo da baseball per tifare Wright e il lanciatore partente Matt Harvey, ammantando il Citi Field di arancione e blu, la partita iniziò in modo insolito. Dopo che Mike Trout colpì il primo lancio di Harvey lungo la linea del foul destro per una doppio, Harvey mise "KO" Robinson Cano con un fastball a 96 mph sul quadricipite destro, facendolo uscire dalla partita. "Ovviamente quella era l'ultima cosa che volevo fare di andare là fuori e possibilmente ferire qualcuno" disse Harvey, che aveva cercato di scusarsi con Cano sul campo, "Speravo che fosse in grado di togliersi, ma purtroppo, non c'è riuscito. Certo non era intenzionale". I raggi X sulla gamba di Cano furono negativi, e disse che sperava di tornare a giocare venerdì. Harvey si riprese per collezionare tre strikeout in oltre due inning a zero punti, e lasciare il posto a Clayton Kershaw, che ebbe bisogno di solo 14 lanci per un terzo inning perfetto. Per la NL, questo fu il punto più alto della notte. Che l'AL avesse guadagnato il vantaggio del campo di casa con la sua vittoria non era cosa da poco. Da quando la MLB aveva iniziato ad aggiudicare il fattore campo nelle World Series a chi vinceva l'All-Star Game 10 anni prima, il vincitore del pennant di quella League aveva vinto le World Series sette volte. Le squadre, dopo questo, realizzarono una percentuale vincente in casa di .600 nelle partite delle World Series. Per la maggior parte di loro, la strada a ottobre era iniziata con i lanciatori. E la squadra che avesse vinto l'American League nel 2013, avrebbe dovuto ringraziare pure i lanciatori. "I ragazzi in qualunque momento sfornano valide e lanciano uno shutout - che non è facile da farsi in una partita di regular-season", disse il closer dei Rangers, Joe Nathan, che aveva lanciato il nono inning tenendo a zero la NL per la salvezza, "E tu hai un lineup del genere? E' sicuramente una cosa speciale. Ci siamo oscurati lo scorso anno, così da essere in grado di tornare al successo e significa molto averlo fatto per loro".

La classica corsa al Citi Field delle mascotte per intrattenere i fans prima dell'inizio dell'All-Star Game 2013

Nella cerimonia pre partita, gli elicotteri del NYPD effettuano il passaggio sopra il Citi Field durante l'inno nazionale con la bandiera degli Stati Uniti gigante stesa sul campo

Tre foto del grande pitcher e Hall of Famer Tom Seaver mentre si accinge a lanciare la prima palla all'idolo di casa David Wright (# 5)

Mike Trout scivola in seconda dopo aver battuto un doppio sul primo lancio della partita contro il partente della NL, Matt Harvey

Robinson Cano viene colpito dal lancio di Matt Harvey nella zona del quadricipite destro nel primo inning e deve lasciare la partita. L'arbitro di casa base è John Hirschbeck, il catcher è Yadier Molina e il pitcher di spalle è Matt Harvey (# 33)

Robinson Cano dopo essere stato colpito dal lancio di Matt Harvey si avvia nella clubhouse, perchè impossibilitato a continuare, accompagnato dal catcher Yadier Molina che lo rincuora

Il partente dell'AL, Max Scherzer, con soli 12 lanci domina il primo inning

Andrew McCuthen, entrato come pinch runner per Carlos Beltran, ruba la seconda base (l'unica base rubata della partita) nel quarto inning. A sinistra sul sacchetto di seconda l'interbase dell'AL J.J. Hardy

Miguel Cabrera mentre segna sulla volata di sacrificio di Jose Bautista nel quarto inning. A destra il catcher Jader Molina e, a sinistra, il rilievo Patrick Corbin, che risulterà il lanciatore perdente

Il primo punto della partita viene realizzato da Miguel Cabrera (# 24) nel quarto inning, sulla volata di sacrificio di Jose Bautista. I due sluggers mentre festeggiano

Uno dei più impressionanti giochi difensivi è il doppio gioco in cui Brandon Phillips (# 4) a mani nude raccoglie l'assistenza di Troy Tulowitzki (# 2), sulla battuta di Mike Trout nel quinto inning, eliminando J.J. Hardy (# 2) e completando con l'assistenza in prima

La NL registrò solo tre valide, ma David Wright consolò i tifosi del Citi Field realizzando la seconda hit nel settimo inning

L'unico RBI su una valida fu battuto nell'ottavo inning, quando Jason Kipnis colpì un doppio per mandare Salvador Perez a segnare il terzo e ultimo punto dell'AL

Tutti i fans e i giocatori rendono omaggio a Mariano Rivera dopo la sua entrata in campo nella parte bassa dell'ottavo inning

Mariano Rivera ringrazia il pubblico e i compagni per la standing ovation. Il suo ex manager Joe Torre lo applaude tra il pubblico (secondo da destra)

Mariano Rivera (# 42) esce dal campo con il catcher Salvador Perez, dei Kansas City Royals, dopo aver lanciato l'ottavo inning

Prince Fielder si rialza dalla terza base dopo aver battuto un triplo nel nono inning. Prince aveva battuto solo due tripli dall'inizio del 2010 (in 2518 apparizioni piatto). Nella foto, il terza base della NL Pedro ALvarez (# 24), a destra, l'arbitro Paul Emmel, a sinistra, e il suggeritore di terza Tom Brookens

Il closer dell'AL, Joe Nathan, dopo l'out finale del nono inning , abbraccia Mariano Rivera e gli consegna la palla

L'uscita di Mariano Rivera, nel suo ultimo All-Star Game, dopo aver lanciato l'ottavo inning senza concedere punti

Mariano Rivera con il trofeo di MVP dell'All-Star Game 2013

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L'All-Star Game del 2014 era l'85a edizione e venne giocata al Target Field di Minneapolis, Minnesota, nella casa dei Minnesota Twins. Questo era il terzo All-Star Game giocato nelle Twin Cities; il Metropolitan Stadium ospitò la partita nel 1965, mentre l'Hubert H. Humphrey Metrodome lo ospitò nel 1985. Fu trasmesso negli Stati Uniti dalla Fox come parte di un nuovo accordo di otto anni. In previsione dell'evento la società di trasporto delle Twin Cities, MetroTransit, completò la nuova metropolitana Metro Green Line tra il centro di Minneapolis e il centro di Saint Paul, e iniziò il servizio il 14 giugno del 2014. I Chicago Cubs furono l'unica altra squadra che fece un'offerta per ospitare l'All-Star Game del 2014. In genere le Leagues ospitano l'evento alternando ogni anno, tranne nel 2006 e nel 2007 che venne ospitato rispettivamente dai Pittsburgh Pirates e dai San Francisco Giants. Nel 2014 era il turno dell'American League e Chicago fece l'offerta sperando venisse fatta un'eccezione perchè i Cubs, della NL, avrebbero celebrato il centenario del Wrigley Field (che ospitò l'All-Star Game nel 1990). Il ballottaggio per i partenti dell'All-Star del 2014 cominciò on-line il 24 aprile e si concluse il 3 luglio. Le votazioni per ogni posizione (compreso il battitore designato per l'American League) e i primi tre outfielders furono annunciati il 6 luglio. Dopo che furono definiti i roster, venne indetto il secondo ballottaggio di cinque giocatori per League con l'All-Star Final Vote per determinare il 34° e ultimo giocatore di ogni roster. Il ballottaggio fu condotto on-line dal 6 luglio al 10 luglio. Questa edizione sarà ricordata nella storia per essere stato l'ultimo All-Star Game giocato dal grande Derek Jeter prima del suo ritiro.

Partita numero 85
Data 15/07/2014
Stadio

Target Field - Minneapolis

Spettatori 41048
M.V.P.

Mike Trout

The Star Spangled Banner

Idina Menzel

God Bless America Joe Nichols

1st Pitch

From To
Rod Carew
Ron Gardenhire
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Felix Hernandez

Adam Wainwright

Managers

John Farrell

Mike Matheny

Coaches

Terry Francona

Fredi Gonzalez

Ron Gardenhire

Clint Hurdle

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National 0
2
0
1
0
0
0
0
0
3
8
1
American
3
0
0
0
2
0
0
0
0
5
7
0

WP: Max Scherzer (1-0) LP: Pat Neshek (0-1) S: Glen Perkins (1)

HR: NL - Melky Cabrera (1)

La partita

Derek Jeter, avvolto dall'ammirazione e dal rispetto dei tifosi e dei giocatori nella speciale notte del suo ultimo All-Star Game, diede la carica all'American League con un discorso pre partita e poi sul campo con due valide. Mike Trout, forse il primo candidato a succedere al 40enne capitano degli Yankees come immagine della partita, sembrò pronto ad assumere il ruolo con un triplo e poi con un doppio che fece guadagnare al 22enne gli onori di MVP. In una sera d'estate piena di ricordi del ricambio generazionale, l'AL mantenne quasi due decenni di predominio battendo la NL 5-3 per la sua 13° vittoria in 17 anni."Non credo che le persone debbano nominare necessariamente qualcuno per una posizione particolare", disse Jeter, "Mike, ha un futuro brillante davanti a sé. Non so quanto meglio possa fare, ma se fa sempre quello che sta facendo, allora sarà qui per molto tempo". Miguel Cabrera sempre nel primo inning colpì un home run da due punti per contribuire a dare all'AL il vantaggio del campo di casa per le World Series. Non importa che cosa accadde, fin dall'inizio sembrava destinato ad essere un altro evento speciale per Jeter. Fece un tuffo su un grounder battuto dal leadoff Andrew McCutchen e per poco non lo eliminò in prima, e subito dopo gli furono tributati 63 secondi di standing ovation mentre si avvicinava al piatto nella parte bassa del primo inning prima di battere il doppio in campo opposto. Gli venne tributato un altro travolgente applauso prima del suo singolo a destra come leadoff nella parte bassa del terzo e 2 minuti e 1/2 ancora di applausi dopo che il manager dell'AL, John Farrell, mandò Alexei Ramirez all'interbase per sostituirlo all'inizio del quarto. Quando la voce di Frank Sinatra che cantava "New York, New York", tuonò attraverso gli altoparlanti del Target Field con i suoi genitori che guardavano dagli spalti, Jeter ripetutamente salutò la folla, scambiando strette di mano e abbracci con quasi ogni persona nella panchina dell'AL e poi ritornò sul campo per la chiamata alla ribalta. "E' stato un momento speciale ed era senza copione", disse Jeter. "Non ero a conoscenza di tutto questo". Il manager della NL, Mike Matheny dei Cardinals, non voleva che smettessero. "I ragazzi dalla nostra parte hanno il massimo rispetto per lui e volevano che rimanesse lì fuori un po' più a lungo", disse, "Credo che Derek sia stato quello che era più a disagio". Anche se non così appariscente come l'addio di Mariano Rivera all'All-Star Game al Citi Field lo scorso anno, quando tutti gli altri giocatori lasciarono da solo il grande rilievo in campo per il suo saluto solitario nell'ottavo inning, Jeter cercò di non tirarsela distogliendo l'attenzione. Anche durante il suo discorso nella clubhouse. "Voleva solo ringraziarci", ricordò Trout, "Sai, dovremmo essere noi a ringraziarlo". Jeter, 14 volte All-Star e MVP dell'All-Star Game del 2000 a Atlanta, aveva annunciato a febbraio che sarebbe stata la sua ultima stagione. Le sue valide hanno raggiunto la media battuta di .481 nell'All-Star (13 su 27), appena dietro al record di .500 di Charlie Gehringer (10 per 20) per i giocatori con 20 o più at-bats. Mentre gli Yankees erano a .500 nella pausa e con il pericolo di perdere la postseason in anni consecutivi per la prima volta in due decenni, Jeter e Trout, degli Angels, diedero la spinta a qualsiasi squadra dell'AL a raggiungere le World Series. L'AL aveva aumentato le vittorie a 9-3 da quando la partita dell'All-Star aveva iniziato a decidere quale League avrebbe ottenuto il vantaggio del fattore campo nelle Series; 23 degli ultimi 28 titoli erano stati vinti dalle squadre che ospitavano quattro delle sette partite. Max Scherzer, dei Detroit, in linea per essere il lanciatore free agent più apprezzato dopo la stagione, lanciò un quinto inning scoreless per la vittoria, e Glen Perkins realizzò la salvezza nel suo ballpark. Il Target Field, costato 545 milioni di dollari, un vero gioiello architettonico che era stato inaugurato nel 2010, fece da straordinaria cornice all'addio del grande Jeter. Con la fine del tramonto - il cielo non si inscurì fino al quinto inning, ben dopo le 21:00 - c'era un sole splendente quando Jeter venne acclamato prima del suo primo at-bat. Fu introdotto da una registrazione del famoso annunciatore degli Yankees Bob Sheppard. Il lanciatore dei St. Louis, Adam Wainwright, lasciò il suo guanto sul monte e indietreggiò verso la seconda, battendo le mani con la folla di 41048 spettatori. "Ho cercato di dirgli di raccoglierlo - let's go", disse Jeter, "Ma si prese un attimo e lasciò che i tifosi mi tributassero un'ovazione che ricorderò per sempre". Quando Jeter finalmente entrò nel box di battuta, colpì la prima palla, un cutter da 90 mph, lungo la linea destra del campo per un doppio. "Stavo per dargli solo un paio di palle da colpire - se lo meritava", disse Wainwright, "Ho pensato che stava per colpire qualcosa di duro sul lato destro per un singolo o per un out. Probabilmente gli avrei lanciato un po' meglio". Queste osservazioni in partita crearono scalpore su Internet, e dopo Wainwright si corresse: "Mi sono espresso male. Spero che la gente si renda conto che non stavo volutamente rinunciando a lanciare con forza e vigore là fuori". Trout, che era arrivato secondo a Cabrera nella votazione per l'AL MVP in ciascuna delle ultime due stagioni, diventò il secondo più giovane All-Star MVP, circa 3 mesi e 1/2 più vecchio di Ken Griffey Jr. nel 1992. Eguagliando due stelle del nome di Ted Williams e Ken Griffey Jr. come i soli giocatori di sempre a realizzare due battute da extra-base in un'All-Star Game prima del loro 23° compleanno. Giocando nella sua terza partita dell'All-Star, Trout seguì Jeter nel primo inning con un triplo sul muro destro del campo. L'homer di Cabrera - solo il quarto nelle ultime sei partite dell'All-Star – portò il parziale a 3-0, ma la NL pareggiò con due doppi consecutivi di Chase Utley e Jonathan Lucroy contro Jon Lester nel secondo e il punto del pareggio sul doppio di Lucroy contro Chris Sale nel quarto.
Trout rimise l'AL avanti con un doppio RBI nel quinto - una rimbalzante oltre la terza base contro Pat Neshek, il rilievo dei St. Louis che era cresciuto nei sobborghi di Minneapolis e aveva iniziato la sua carriera con i Twins. Jose Altuve lo seguì con una volata di sacrificio contro Tyler Clippard. Cresciuto nel New Jersey, Trout aveva visto un sacco di volte Jeter in azione e disse per tutta la settimana che si sentiva onorato di giocare con lui. "Crescendo mi ero posto degli obiettivi nel momento in cui - se mai avessi avuto la possibilità di farlo – fossi arrivato in Major League, era così che avrei voluto giocare", disse Trout, "E' il modo come si comporta dentro e fuori dal campo, come rispetta il gioco - sempre a lottare, non importa quale sia il punteggio Se si è sotto di 10 punti, cerca sempre di mettere la palla in gioco. Ecco come ... voglio giocare"
.

Derek Jeter, dei New York Yankees, entra in campo durante la presentazione dei giocatori prima dell'inizio dell'All-Star Game del 2014

Idina Menzel mentre canta "The Star Spangled Banner"

Due panoramiche del Target Field durante l'inno nazionale

L'ex giocatore dei Minnesota Twins, Rod Carew, si prepara ad effettuare il primo lancio cerimoniale

La stretta di mano tra i due manager John Farrell (a sinistra) e Mike Matheny prima dell'inizio della partita

Derek Jeter si tuffa per raccogliere la rimbalzante battuta dal leadoff Andrew McCutchen nel primo inning

Derek Jeter assiste in prima base per cercare di eliminare Andrew McCutchen nel primo inning

Andrew McCutchen ruba la terza mentre il difensore di terza base, Josh Donaldson, cerca di eliminarlo sull'assistenza del catcher nel primo inning

La standing ovation al leadoff Derek Jeter mentre si accinge a battere nel primo inning

Il partente della National League, Adam Wainwright, dopo aver messo il guanto sul monte aspetta che la folla tributi la standing ovation a Derek Jeter nel primo inning

Derek Jeter colpisce il doppio contro il partente Adam Wainwright nel suo primo at-bat nel primo inning. Il catcher è Jonathan Lucroy e l'arbitro di casa base è Gary Cederstrom

Mike Trout colpisce il triplo RBI nel primo inning per dare all'AL il vantaggio di 1-0

Mike Trout gioisce dopo aver battuto il triplo nel primo inning. A destra il terza base Aramis Ramirez, il coach di terza Brian Butterfield e l'arbitro Scott Barry

Miguel Cabrera colpisce l'home run da due punti nel primo inning per dare all'AL il vantaggio di 3-0. Il catcher è Jonathan Lucroy e l'arbitro di casa base è Gary Cederstrom

Il disappunto del lanciatore partente Adam Wainwright dopo aver concesso l'home run a Miguel Cabrera nel primo inning

Miguel Cabrera (# 24) e Mike Trout (# 27) vengono festeggiati da Jose Bautista dopo il fuoricampo nel primo inning

Chase Utley colpisce il doppio RBI nel secondo inning contro il rilievo dell'AL Jon Lester. Il catcher è Salvador Perez e l'arbitro di casa base è Gary Cederstrom

Aramis Ramirez, segna il primo punto della National League sul doppio di Chase Utley nel secondo inning. Il catcher è Salvador Perez

Jonathan Lucroy colpisce il doppio RBI nel secondo inning per accorciare lo svantaggio della NL a un punto

Derek Jeter colpisce un singolo nel terzo inning contro il pitcher Alfredo Simon. Il catcher è Jonathan Lucroy e l'arbitro di casa base è Gary Cederstrom

L'interbase Alexei Ramirez (a destra) stringe la mano e poi abbraccia Derek Jeter nel quarto inning

Derek Jeter saluta il pubblico, che gli tributa un'altra standing ovation, dopo essere uscito nella parte alta del quarto inning sostituito da Alexei Ramirez

Derek Jeter ritorna fuori dal dugout acclamato dalla folla dopo essere stato sostituito nel quarto inning

Il prima base Miguel Cabrera, raccoglie l'assistenza del terza base Josh Donaldson ed elimina per toccata Andrew McCutchen nel quinto inning

 

Il lanciatore Pat Neshek, a destra, elimina Josh Donaldson in prima base nel corso del quinto inning

Jose Altuve (# 27) viene festeggiato dai compagni di squadra dopo aver battuto la volata di sacrificio nel quinto inning che porta l'AL sul 5-3

Il cantante country Joe Nichols canta "God Bless America" durante il seventh-inning stretch

La crew degli umpire nel settimo inning ascoltano "God Bless America" nel seventh-inning stretch. HP - Gary Cederstrom, 1B - Jeff Nelson, 2B - Bob Davidson, 3B - Scott Barry, LF - Todd Tichenor, RF - Vic Carapazza

Il closer Glen Perkins (# 15) mentre lancia nel nono inning

Glen Perkins (# 15) celebra l'ultimo out e la vittoria per 5-3 sulla National League con il compagno di squadra Kurt Suzuki

La squadra dell'AL festeggia la vittoria per 5-3

Mike Trout dopo la premiazione con il trofeo di MVP

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L'All-Star Game 2015 è stata l'86° edizione del "Midsummer Classic". La partita è stata giocata al Great American Ball Park a Cincinnati, Ohio, martedì 14 luglio e teletrasmessa a livello nazionale dalla Fox. L'American League ha sconfitto la National League con un punteggio di 6-3. Il 21 gennaio del 2013, l'allora Commissioner della Major League Baseball, Bud Selig, annunciò che l'All-Star Game 2015 sarebbe stato ospitato dai Cincinnati Reds. Questo era il quinto All-Star Game giocato a Cincinnati, avendo precedentemente giocato al Riverfront Stadium nel 1988 e nel 1970, e al Crosley Field nel 1953 e nel 1938. Cincinnati è stata teatro di uno storico momento nell'All-Star Game del 14 luglio 1970. Questa fu la partita in cui la leggenda dei Cincinnati Reds, Pete Rose, caricò il ricevitore dei Cleveland Indians, Ray Fosse, per segnare il punto vincente per la vittoria 5-4 della National League in 12 inning. Pete Rose diventò "Charlie Hustle" e la carriera di Ray Fosse non fu più lo stessa per la frattura alla spalla che riportò nella collisione. Così Selig si espresse quando fu decisa la candidatura di Cincinnati: "La storia della Major League Baseball non può essere raccontata senza la storia di Cincinnati e di tutti coloro che hanno fatto parte di questa grande tradizione dei Reds. Dall'inizio di questo sport nel 1869, passando per la Big Red Machine, a Barry Larkin, Ken Griffey Jr. e per i Reds di oggi, Brandon Phillips, Jay Bruce e Joey Votto, credo che l'All-Star Game 2015 sarà un modo davvero profondo per celebrare la Major League Baseball e la più vecchia franchigia del nostro sport". Il 15 luglio 2014, Selig annunciò che non sarebbe stato proibito a Pete Rose di partecipare alle cerimonie dell'All-Star Game 2015. Rose era stato All-Star per 13 delle 19 stagioni in cui giocò con i Reds e membro della Big Red Machine. Nel 1991, Rose venne bandito permanentemente dalla MLB per il suo coinvolgimento nel baseball scommesse. Rose, che indossava una giacca sportiva rossa, entrò sul campo davanti al monte prima della partita e ricevette una standing ovation a fianco degli ex compagni di squadra Johnny Bench, Barry Larkin e Joe Morgan. Il 12 maggio, i Reds annunciarono che Todd Frazier sarebbe stato il portavoce dell'All-Star Game. Il ballottaggio dei titolari per l'All-Star cominciò online il 23 aprile e si concluse il 2 luglio. I primi votati di ogni posizione (tra cui il battitore designato per l'American League) e i primi tre outfielders furono annunciati il ​​5 luglio. Pervennero 620 milioni di voti che superarono il record di 391 milioni di voti del 2012. Josh Donaldson fu il leader con 14,090,188 preferenze, battendo il record che Josh Hamilton aveva stabilito nel 2012 con 11,073,744 voti. Bryce Harper stabilì un nuovo record per i voti della NL con 13,864,950. Dopo che i roster vennero completati, fu lanciato un secondo scrutinio, l'All-Star Final Vote, tra cinque giocatori di ciascuna League per determinare il 34° giocatore finale di ogni roster. Il ballottaggio on line iniziò il 6 luglio e terminò il 10 luglio. I vincitori dell'All-Star Final Vote furono Mike Moustakas dei Kansas City Royals (AL) e Carlos Martinez dei St. Louis Cardinals (NL). Mike Trout, l'esterno dei Los Angeles Angels, venne eletto All-Star Game Most Valuable Player 2015 per il secondo anno consecutivo.

Partita numero 86
Data 14/07/2015
Stadio

Great American Ballpark - Cincinnati

Spettatori 43656
M.V.P.

Mike Trout

Official Spokesperson

Todd Frazier e Barry Larkin

The Star Spangled Banner

Ciara

God Bless America Josh Turner

1st Pitch

From To
Sandy Koufax Johnny Bench
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Dallas Keuchel

Zack Greinke

Managers

Jim Leyland

Bruce Bochy 

Coaches Onorari
A.J. Hinch
Don Mattingly
Lloyd McClendon
Bryan Price
Coaches in campo
Pedro Grifol
Shawon Dunston
Doug Henry
Mark Gardner
Rusty Kuntz
Bill Hayes
Mike Girschele
Roberto Kelly
Dale Sveum
Hensley Meulens
Dave Eiland
Dave Righetti
Don Wakamatsu
Ron Wotus
Trainers

Adam Nevala

Paul Lessard

Paul Harker

Scott Gehret

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
1
0
0
0
2
0
2
1
0
6
7
2
National
0
1
0
0
0
1
0
0
1
3
6
0

WP: David Price (1-0) ; LP: Clayton Kershaw (0-1)

HR: AL - Mike Trout (1); NL - Andrew McCutchen (1)

A.L. Pitchers
N.L. Pitchers
Dallas Keuchel

Zack Greinke

  Felix Hernandez (3rd)
Gerrit Cole (3rd)
  David Price (4th, W)
Madison Bumgarner (4th)
 Chris Archer (5th, H)
Clayton Kershaw (5th, L)
  Zach Britton (6th, H)
Jacob deGrom (6th)
 Dellin Betances (7th, H)
Francisco Rodriguez (7th)
Wade Davis (8th)
 Mark Melancon (8th)
Glen Perkins (9th)
Aroldis Chapman (9th)

La partita

Il primo punto della partita fu siglato nella parte alta del primo inning quando il leadoff Mike Trout degli Angels colpì un home run contro il partente della NL, Zack Greinke, per dare all'AL il vantaggio di 1-0. Zack Greinke ebbe un inizio difficile, dopo aver accusato l'homer di Trout sul quarto lancio della partita. Ebbe bisogno di 16 lanci per uscire senza altri danni dal primo inning, anche se continuò a lanciare un buonissimo secondo inning. Greinke alla fine mise strikouts quattro battitori nei suoi due inning di lavoro prima di lasciare spazio alla miriade di lanciatori che lo seguirono. La NL pareggiò nella parte bassa del secondo quando Jhonny Peralta con un singolo portò a punto Paul Goldschmidt contro il partente dell'AL Dallas Keuchel. Nella parte alta del quinto, Prince Fielder, entrato come pinch-hitter per Nelson Cruz, colpì un singolo RBI contro l'ace dei Dodgers Clayton Kershaw che mandò a punto Trout per dare all'AL il nuovo vantaggio di 2-1. Il battitore successivo, Lorenzo Cain, colpì un doppio RBI per far segnare Albert Pujols e aumentò il vantaggio a 3-1. Nella parte inferiore del sesto, Andrew McCutchen colpì un fuoricampo solitario contro Chris Archer per accorciare il punteggio. Nella parte superiore del settimo, Trout ricevette la base su ball e fu sostituito dal pinch runner Brock Holt che segnò sul doppio di Manny Machado portando così il vantaggio dell'AL sul 4-2. Machado poi segnò sulla volata di sacrificio di Fielder per arrivare sul 5-2. Nella parte superiore dell'ottavo inning, Brian Dozier dei Twins colpì un home run da solista segnando il 6-2. Nella parte bassa del nono, Ryan Braun colpì un triplo a destra contro il closer dei Twins, Glen Perkins, per poi segnare su una volata di sacrificio di Brandon Crawford e accorciare lo svantaggio 6-3. Il battitore successivo, il rookie dei Cubs, Kris Bryant, andò al volo per il secondo out, e, infine, Joe Panik colpì un line out a sinistra per sigillare la terza vittoria consecutiva dell'AL che si guadagnava il vantaggio del campo di casa nelle World Series.

AL HIGHLIGHTS:

- Mike Trout: Colpendo in campo opposto un home run da leadoff al quarto lancio, ha dato all'AL il vantaggio di 1-0. Trout è ora 5 su 8 nelle ultime quattro apparizioni all'All-Star, e ha colpito per il cycle. Ha segnato due punti ed ha guadagnato di nuovo gli onori di MVP.

- Price Fielder: Ha colpito un doppio RBI nel quinto inning, facendo segnare Trout dalla seconda base. Il doppio ha completato il cycle in carriera nell'All-Star, diventando solo il 10° giocatore a farlo.

- Brian Dozier: Ha aumentato il vantaggio dell'AL, colpendo un home run solitario al centro del campo nell'ottavo, portando il risultato sul 6-2.

- Lorenzo Cain: L'outfield dei Kansas City Royals ha messo a segno due valide e un RBI.

Jose Iglesias: Per la sua grandissima giocata difensiva. L'interbase Iglesias ha raccolto una palla alla sua destra in backhand nell'ottavo assistendo in prima con un'acrobazia per l'out finale dell'inning.

NL HIGHLIGHTS:

- Andrew McCutchen: Ha colpito un home run da leadoff nel sesto inning, rimettendo la NL ad un punto dall'AL.

- Jacob deGrom: Ha messo strikeouts i tre battitori affrontati nel sesto inning.

- Aroldis Chapman: Ha lanciato il fuoco per eccitare il pubblico di casa nel nono inning e ha messo strikeouts i tre battitori che ha affrontato. Dodici dei 14 lanci erano superiori alle 100 mph.

ALL-STAR GAME STATISTICHE:

• deGrom è il primo lanciatore nella storia dell'All-Star che realizza tre strikeout in un inning con meno di 10 lanci (Brad Lidge lo fece con 11 lanci nel 2005).

• Trout & McCutchen con i loro home runs, sono risultati i secondi nella storia dell'All-Star Game perchè entrambi come battitori leadoff partenti hanno colpito un fuoricampo.

• Trout è il primo partente con quattro apparizioni al piatto in un All-Star Game da Jose Reyes dei New York Mets nel 2007.

• Brock Holt è il quarto giocatore dei Red Sox a rubare una base nello ASG, unendosi a Bobby Doerr (1947), Johnny Damon (2002) e J.D. Drew (2008).

Il roster dell'All-Star della National League 2015

Il roster dell'All-Star dell'American League 2015

Quattro leggende dei Cincinnati Reds: (Da sinistra) Pete Rose, Joe Morgan, Barry Larkin e Johnny Bench durante la cerimonia di apertura

Da sinistra, Hank Aaron, Johnny Bench, Sandy Koufax e Willie Mays nel corso del tributo ai grandi giocatori viventi prima dell'inizio dell'All-Star Game

Sandy Koufax mentre sta per lanciare la cerimoniale prima palla

Il manager dell'AL, Ned Yost, sorride durante le presentazioni della sua squadra prima dell'inizio dell'All-Star Game

Le due squadre schierate per l'inno nazionale al Great American Ball Park

La cantante Ciara Princess Harris mentre canta "The Star Spangled Banner"

Il partente della NL, Zack Greinke, mentre lancia nel corso del primo inning

Mike Trout colpisce l'home run nel primo inning della partita. Il catcher della NL è Buster Posey e l'arbitro di casa base è Tim Welke

Mike Trout (# 27) festeggia con Josh Donaldson, dei Toronto Blue Jays, dopo aver colpito da leadoff l'home run nel primo inning

Il partente dell'AL, Dallas Keuchel, mentre lancia nel corso del primo inning

Paul Goldschmidt colpisce il singolo nel secondo inning. Il catcher dell'AL è Salvador Perez e l'arbitro di casa base è Tim Welke

Jhonny Peralta colpisce il singolo RBI nel secondo inning. Il catcher dell'AL è Salvador Perez e l'arbitro di casa base è Tim Welke

Lorenzo Cain raccoglie la valida colpita da Jhonny Peralta nel corso del secondo inning

David Price, dei Detroit Tigers, mentre lancia nel quarto inning. Alla fine risulterà il pitcher vincente della partita

Clayton Kershaw, dei Los Angeles Dodgers, mentre lancia nel quinto inning. Alla fine risulterà il pitcher perdente della partita avendo concesso 3 valide e 2 punti su sette battitori affrontati

Prince Fielder colpisce il singolo RBI nel quinto inning

Mike Trout, segna sulla valida di Prince Fielder nel quinto inning il 2° punto dell'AL. Il catcher della NL è Buster Posey

Mike Trout (# 27) si congratula con Lorenzo Cain (# 6) dopo aver segnato il punto nel corso del quinto inning

Albert Pujols (# 5) segna sulla valida di Lorenzo Cain nel quinto inning il 3° punto dell'AL. Il catcher della NL è Buster Posey

Andrew McCutchen colpisce l'home run solitario nel sesto inning segnando il 2° punto della NL. Il cacther dell'AL è Stephen Vogt e l'arbitro di casa base è Tim Welke

Andrew McCutchen (# 22) si congratula con Todd Frazier (# 21) dopo aver colpito l'home run solitario nel sesto inning

Chris Archer, dei Tampa Bay Rays, viene sostituito dal manager Ned Yost nel sesto inning

Mark Teixeira, dei New York Yankees, si tuffa per raccogliere l'assistenza del terza base ed eliminare Todd Frazier (# 21) nel sesto inning. In copertura il catcher dell'AL Stephen Vogt

Jacob deGrom, dei New York Mets, mentre lancia nel sesto inning

Il cantante country Josh Tarner mentre canta God Bless America nel 7° inning

Brock Holt, dei Boston Red Sox, ruba la seconda mentre Joe Panik (# 12), non riesce a prendere l'assistenza del catcher nel settimo inning

Manny Machado (# 13) colpisce un doppio RBI nel settimo inning. Il catcher della NL è Yadier Molina

Brock Holt, dei Boston Red Sox, festeggia con Mark Teixeira (# 25) dopo aver segnato il 4° punto per l'AL nel settimo inning sul doppio di Machado

Prince Fielder, dei Texas Rangers, colpisce la volata di sacrificio nel settimo inning. Il catcher della NL è Yadier Molina 

Brian Dozier, dei Minnesota Twins, colpisce l'home run nell'ottavo inning e segna il 6° punto dell'AL

Il pitcher della NL, Mark Melancon (# 35), guarda verso casa base dopo aver concesso l'home run a Brian Dozier nell'ottavo inning

Brian Dozier, dei Minnesota Twins, festeggia con Jose Iglesias, dei Detroit Tigers, dopo aver colpito l'home run nell'ottavo inning

Il closer della NL, Aroldis Chapman, mentre lancia nel nono inning

Ryan Braun, del Milwaukee Brewers, mentre supera la seconda dopo aver colpito il triplo nel nono inning

Brandon Crawford, dei San Francisco Giants, colpisce la volata di sacrificio nel nono inning che porta a punto Ryan Braun per il 3° punto della NL

Il closer Glen Perkins, dei Minnesota Twins, e Russell Martin, dei Toronto Blue Jays, festeggiano la vittoria dell'AL dopo l'ultimo out del nono inning

I giocatori dell'AL si congratulano dopo la vittoria dell'AL

Russell Martin (# 55), dei Toronto Blue Jays e Brett Gardner, dei New York Yankees festeggiano la vittoria dell'AL

Il manager dell'AL, Ned Yost abbraccia Salvador Perez (# 13) dopo la fine della partita

Mike Trout alza il trofeo di MVP dell'All-Star Game 2015

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L'All-Star Game del 2016 è stata la 87a edizione del Midsummer Classic. La partita è stata giocata al Petco Park di San Diego il 12 luglio 2016. L'American League All-Star ha sconfitto la National League All-Star con il punteggio di 4-2, accaparrandosi il vantaggio del fattore campo per le World Series del 2016. La città ospitante era stata annunciata il 15 gennaio del 2015 dall'allora Commisssioner Bud Selig. Questa era la terza volta che la città di San Diego ospitava l'All-Star Game e la prima volta dal 1992, battendo i Baltimore Orioles nella corsa per ospitare il gioco. Il Petco Park, aperto nel 2004, aveva ospitato il Championship Round delle World Baseball Classic del 2006. Poichè gli stadi della National League erano stati selezionati per ospitare quattro partite di fila dal 2015 al 2018, saltando uno stadio dell'American League nel 2016 e 2018 nel sistema alternato tradizionale, la squadra dell'AL fu designata come la squadra di casa. Il ballottaggio on-line per i partenti dell'All-Star 2016 cominciò il 24 aprile e si concluse il 30 giugno. I giocatori votati a giugno comprendevano i positions players (compreso il battitore designato per l'American League) mentre i primi tre partenti outfielders furono nominati dalle loro rispettive League. I risultati furono annunciati il ​​5 luglio e Salvador Pérez fu il giocatore più votato con 4,965,838 voti. Dopo che i roster furono finalizzati, iniziò la seconda votazione denominata All-Star Final Vote tra cinque giocatori di ogni League per determinare il 34° giocatore finale di ciascun roster. Il ballottaggio fu condotto on-line dal 5 luglio all'8 luglio. I vincitori dell'All-Star Final Vote sono stati Michael Saunders dei Toronto Blue Jays per l'American League e Brandon Belt dei San Francisco Giants per la National League. Prima della partita, i Tenors eseguirono l'inno nazionale canadese, "O Canada". Come in molti anni precedenti, la performance dell'inno canadese era prevista per la pausa pubblicitaria della trasmissione Fox negli Stati Uniti prima che venisse cantato "The Star-Spangled Banner", ma fu trasmesso in diretta in Canada da Sportsnet. Durante un assolo, il membro del gruppo Remigio Pereira alterò il testo di "O Canada", cantando "Siamo tutti fratelli e sorelle, 'all lives matter' (*) sono importanti", alzando un cartello con questa frase. La lirica inglese normalmente a quel punto canta "Con il cuore incandescente che vediamo te salire, il True North forte e libero". Il resto del testo cantato era in linea con la versione ufficiale bilingue (inglese-francese). Più tardi quella sera, Pereira, un co-fondatore del gruppo, fu pubblicamente denunciato dal gruppo perchè aveva agito come un "lupo solitario". Gli altri tre tenori annunciarono che Pereira non si sarebbe esibito con loro fino a nuove decisioni. L'evento causò l'indignazione pubblica tra i canadesi.

(*) Il "Black Lives Matter" è un movimento internazionale della comunità afro-americana, che si batte contro la violenza e il razzismo sistemico verso le persone di colore. BLM protesta regolarmente per gli omicidi della polizia di persone di colore e le questioni e la disuguaglianza razziale nel sistema di giustizia penale degli Stati Uniti.

Partita numero 87
Data 12/07/2016
Stadio

Petco Park - San Diego

Spettatori 42386
M.V.P.

Eric Hosmer

The Star Spangled Banner

Rachel Platten

God Bless America Yarrick Conner

1st Pitch

From To
Randy Jones Wil Myers
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Chris Sale

Johnny Cueto

Managers

Ned Yost

Terry Collins  

Coaches

Mike Jirschele

Andy Green

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
1
0
0
1
0
0
0
0
0
2
10
1
American
0
3
1
0
0
0
0
0
0
X
8
1

WP: Corey Kluber (1-0) LP: Johnny Cueto (0-1) S: Zach Britton (1)

HR: AL - Eric Hosmer, Salvador Pérez (1); NL - Kris Bryant (1)

La partita

La cerimonia di pre-partita dell'87a All-Star Game al Petco Park verrà ricordata come un momento indimenticabile e commovente per l'annuncio del Commissioner Rob Manfred che i titoli di battuta dell'American League e della National League sarebbero stati rinominati, da quest'anno, con due dei più grandi battitori della storia della Major League Baseball: quello della NL verrà nominato Tony Gwynn e quello dell'AL prenderà il nome di Rod Carew. Sul campo c'erano Carew e la sua famiglia e la moglie e i figli di Gwynn. L'annuncio spinse la folla del Petco Park a gridare all'unisono "Tony! Tony!", l'idolo di casa prematuramente scomparso nel 2014 e conosciuto universalmente come "Mr. Padre". Mentre scorrevano sul megaschermo le immagini di Gwynn i tifosi applaudirono con una tale intensità che questo momento rimarrà tra i più memorabili delle cerimonie pre-partita. La NL iniziò subito alla grande contro il partente dell'AL Chris Sale, l'ace dei White Sox, quando Kris Bryant colpì un home run solitario nella parte alta del primo inning per dare al Senior Circuit il vantaggio di 1-0. Dopo la partita Bryant, a proposito del suo fuoricampo, disse: "Questo non conta davvero per le statistiche in carriera. Sono ancora 0 su 6 con sei strikeout contro Chris Sale". Mike Trout nella parte bassa del primo inning colpì un singolo portando la sua striscia di valide nell'All-Star Game a cinque - registrando una base-hit nel suo primo at-bat in tutte e cinque le occasioni. Dave Winfield, Joe Morgan e Mickey Mantle detengono il record di tutti i tempi con sette valide consecutive. Trout, che ha chiuso con 1 su 3, è ora a 6 su13 nel Midsummer Classic con quattro storiche battute da extra-base. Nella parte bassa del secondo inning, l'AL pareggiò con Eric Hosmer che colpì un fuoricampo a sinistra contro Johnny Cueto. Il pitcher degli Indians, Corey Kluber, lanciò un secondo inning perfetto per prendere la vittoria per lo Junior Circuit, il quarto di fila, diventando anche il primo lanciatore dei Tribe a vincere un All-Star Game dopo Bartolo Colon nel 1998. Due battitori dopo, Salvador Pérez colpì un fuoricampo da due punti per dare all'AL il 3-1. A proposito dell'impresa dei due giocatori di Kansas City, lo skipper dei Royals, Ned Yost, e manager dell'AL All-Star disse nel dopo partita ai giornalisti: "Mi sono sentito come un papà orgoglioso lì nel secondo inning, dopo che quei due ragazzi ci hanno dato il vantaggio, ed ero molto eccitato". Nella parte bassa del terzo, dopo aver preso la base su ball, David Ortiz venne sostituito da Edwin Encarnación lasciando il campo accompagnato da una standing ovation generale. Giocando nel suo ultimo Midsummer Classic, il 10 volte All-Star Ortiz aveva colpito un razzo sulla prima base nella parte bassa del primo inning, ma venne abilmente eliminato da Anthony Rizzo. Quello fu l'unico ufficiale at-bat della notte per Ortiz. Lo slugger di Boston, che stava battendo .332 e conduceva le Majors in percentuale on-base e slugging, aveva deciso di ritirarsi dopo la stagione. "Quando guardo tutti i ragazzi, è qualcosa che non dimenticherò mai”, ha detto Ortiz rivolto ai suoi compagni di squadra mentre lasciava il campo, "Praticamente tutti in questo dugout mi sono stati strettamente legati in un modo o nell'altro". L'AL segnò un altro punto in questo inning quando Hosmer colpì un RBI singolo contro José Fernández, portando a punto Encarnacion per dare all'AL un vantaggio di 4-1. La NL ridusse lo svantaggio con un RBI singolo di Marcell Ozuna nella parte superiore della quarto contro Aaron Sanchez. Tuttavia, questi furono tutti i punti segnati nella partita, e la NL lasciò 10 corridori sulle basi. Nella parte alta dell'ottavo, la NL caricò le basi, ma non riuscì a capitalizzare quando Aledmys Díaz andò strikeout contro Will Harris per chiudere l'inning. Nel nono, Zach Britton costrinse Nolan Arenado a battere a terra per il doppio gioco che assicurò la vittoria per 4-2 all'AL e ottenere la salvezza. L'MVP fu assegnato a Hosmer che diventò così il secondo Royals a vincere il prestigioso Award, unendosi a Bo Jackson nel 1989. Naturalmente, la vittoria significava che un club dell'AL avrebbe avuto il vantaggio del fattore campo nella World Series (cosa che i Royals, campioni in carica, sanno bene cosa voglia dire). Sei degli ultimi sette vincitori del titolo lo hanno fatto con il beneficio del campo di casa - e complessivamente 9 su 13, dal momento che la regola venne introdotta nel 2003. Nonostante la sconfitta, la NL detiene ancora un vantaggio di un gioco della serie nella storia del Midsummer Classic, 43-42-2. Infatti, le due All-Star sono state così vicine negli anni che la NL detiene ancora un distacco di un punto, 360-359. Ma l'American League è stata notevolmente dominante nell'ultimo periodo, avendo vinto 22 dei 29 All-Star Games giocati.

Il Commissioner Rob Manfred dopo l'annuncio dei nuovi Awards dei titoli di battuta dell'American League e della National League intitolati a Tony Gwynn, per la NL, e a Rod Carew, per l'AL (al centro della foto). Sul campo c'erano, oltre alla famiglia di Carew, anche la moglie e i figli di Tony Gwynn (foto qui sotto)

Gli Awards dei titoli di battuta dell'American League e della National League intitolati a Tony Gwynn, per la NL, e a Rod Carew, per l'AL

Un fan alza la casacca di Tony Gwynn durante la presentazione dei nuovi Awards per la battuta intitolati a "Mr. Padre" e a Rod Carew

Tre foto dagli spalti del Petco Park di San Diego prima che Rachel Platten e The Tenors inizino a cantare gli inni Nazionali. Come di consuetudine viene svolta una grandissima bandiera americana sull'esterno del campo

La MLB ha una partnership con l'organizzazione Stand Up To Cancer. Negli ultimi anni, c'è una breve pausa durante l'All-Star Game, dove tutti sugli spalti e sul campo - compresi giocatori, Umps e coach - stanno in piedi mentre ciascuno tiene il nome di una persona cara che sta combattendo o ha combattuto il cancro

La cantante Rachel Platten mentre canta The Star Spangled Banner durante l'87th All-Star Game al Petcto Park il 12 luglio 2016 a San Diego

The Tenors mentre cantano "O Canada". L'inno nazionale Canadese è disponibile in due versioni ufficiali quella inglese e francese. Esse condividono la melodia, ma si differenziano per il significato. Ma nessuna versione di questi testi contiene la frase "all lives matter". Al Petco Park di San Diego, un membro del gruppo canadese ha modificato lui stesso, secondo gli altri membri del gruppo, l'inno. Invece di cantare, "With glowing hearts we see thee rise, the True North strong and free", Remigio Pereira ha cantato, "We're all brothers and sisters. All lives matter to the great". La mofica è controversa per diversi motivi; La frase "all lives matter" è spesso usata dagli oppositori e critici del movimento Black Lives Matter

Randall Leo Jones (nato il 12 Gennaio 1950), soprannominato "Junkman", ex lanciatore mancino dei San Diego Padres, per otto anni, e dei New York Mets (Cy Young Award nel 1976) lancia la tradizionale prima palla a Wil Myers (# 4) dei San Diego Padres

Kris Bryant (# 17) colpisce l'home run solitario nella parte alta del primo inning per dare al Senior Circuit il vantaggio di 1-0 contro il partente dell'AL, Chris Sale. Il catcher è Salvador Perez e l'arbitro di casa base è Mike Winters. Nella foto sotto, Bryant viene festeggiato a casa base da Wil Myers (# 4) dopo aver segnato il punto e dai suoi compagni nel dugout

Mike Trout nella parte bassa del primo inning colpisce un singolo portando la sua striscia di valide nell'All-Star Game a cinque (una base-hit nel suo primo at-bat in tutte e cinque le occasioni)

Il pitcher dell'AL Corey Kluber con tre eliminazioni su altrettanti battitori nel secondo inning diventa il lanciatore vincente dell'87 All-Star Game

Nella parte bassa del secondo inning, Eric Hosmer (# 35) colpisce il fuoricampo a sinistra contro Johnny Cueto (# 47) e pareggia 1-1. Il catcher è Buster Posey e l'arbitro di casa base è Mike Winters

Nella parte bassa del secondo inning Salvador Perez (# 13) sta per colpire il fuoricampo da due punti contro Johnny Cueto e portare il vantaggio dell'AL a 3 a 1. Sotto le foto delle congratulazioni dei suoi compagni di squadra Mookie Betts e Robinson Canó (# 22) 

Una serie di foto per onorare il grandissimo giocatore David Ortiz mentre venne sostituito da Edwin Encarnación nella parte bassa del terzo inning dopo aver ricevuto la base su ball. Nelle foto sotto la standing ovation del pubblico e gli abbracci dei suoi compagni per il suo ultimo All-Star Game

Nella parte bassa del terzo inning, Eric Hosmer colpisce un singolo RBI contro Jose Fernandez che aumenta il vantaggio dell'AL a 4 a 1. Il catcher è Buster Posey e l'arbitro di casa base è Mike Winters

Marcell Ozuna colpisce il singolo RBI nella parte alta del quarto inning che accorcia lo svantaggio della NL a 4 a 2. Il catcher è Salvador Perez e l'arbitro di casa base è Mike Winters

Il sottufficiale degli Stati Uniti Yarrick Conner mentre canta God Bless America nel settimo inning

Will Harris (# 36) sostituisce Andrew Miller per affrontare Aledmys Diaz, pinch hitter per Corey Seager, nella parte alta dell'ottavo inning con basi piene e due out

Nella parte alta dell'ottavo la NL, con le basi cariche e due out, non riesce a capitalizzare perchè Aledmys Díaz va strikeout looking contro Will Harris per chiudere l'inning. Il catcher è Matt Wieters e l'arbitro di casa base è Mike Winters

Il closer Zach Britton (# 53) dei Baltimore Orioles si congratula con il catcher e compagno di squadra Matt Wieters (# 32) dopo l'ultimo doppio gioco, nella parte alta del nono inning, che chiude con la vittoria dell'AL per 4 a 2 l'87°All-Star Game giocato il 12 Luglio 2016 al Petco Park di San Diego

I giocatori dell'American League festeggiano la vittoria nell'87°All-Star Game per 4 a 2

Eric Hosmer viene premiato con il Ted Williams All-Star Game MVP dopo aver realizzato due grandi valide per l'AL, tra cui un homer

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L'All-Star Game 2017 è stata l'88esima edizione del Midsummer Classic della Major League Baseball, giocata l'11 luglio 2017 al Marlins Park nella casa dei Miami Marlins. Il gioco è stato il primo dal 2002, il cui risultato non ha determinato il vantaggio del campo di casa per la World Series; invece, la squadra con il miglior record nella regular season di entrambe le League, da quest'anno avrà il vantaggio del campo di casa. La scelta di giocare nello stadio dei Marlins era stato annunciato il 10 febbraio 2015 dal Commissioner della MLB Rob Manfred, ed era la prima volta che veniva ospitato dai Marlins, e i Tampa Bay Rays rimane l'unica franchigia a non aver mai ospitato un All-Star Game. Ogni giocatore della squadra All-Star vincente nel 2017, ha guadagnato un bonus di 20.000 $ come incentivo secondo quanto contenuto nel nuovo contratto collettivo valido fino alla stagione 2021, stipulato tra la Major League Baseball e la Major League Baseball Players Association, piuttosto che utilizzare il metodo del vantaggio di casa. I rosters delle All-Star del 2017 erano composti da 32 giocatori - 20 position players e 12 pitchers - con l'Ufficio del Commissioner, e non i managers delle All-Stars, che faceva le ultime selezioni finali di ogni roster. Il ballottaggio per i giocatori dell'All-Star Game 2017 sono iniziati online il 1° maggio e si sono conclusi il 29 giugno. I risultati sono stati annunciati il 2 luglio. Bryce Harper è stato il più votato dei giocatori con 4.630.306 voti. Dopo la finalizzazione dei roster, è iniziato l'All-Star Final Vot per i cinque giocatori, di ciascuna League, per determinare il 33° e ultimo giocatore di ogni roster. Il ballottaggio online è stato condotto dal 2 luglio al 6 luglio. I vincitori dell'All-Star Final Vote sono stati Mike Moustakas dei Kansas City Royals, per l'AL, e Justin Turner, dei Los Angeles Dodgers della NL.

Partita numero 88
Data 11/07/2017
Stadio

Marlins Park - Miami

Spettatori 37188
Ambasciatori Jeff Conine (Miami Marlins) e Tony Perez (Miami Marlins)
M.V.P.

Robinson Canó

The Star Spangled Banner

Bebe Rexha

O' Canada Jocelyn Alice

1st Pitch

From To
Roberto Alomar Carlos Correa
Luis Aparicio Salvador Perez
Rod Carew Nelson Cruz
Orlando Cepeda Francisco Lindor
Juan Marichal Marcell Ozuna
Pedro Martinez Robinson Cano
Tony Perez Yonder Alonso
Ivan Rodriguez Yadier Molina
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Chris Sale

Max Scherzer

Managers

Terry Francona (Indians / Ospedalizzato)

Joe Maddon (Cubs)

Brad Mills (Indians | Sostituto)

 

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
R
H
E
American 0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
2
10
0
National
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
7
0

WP: Craig Kimbrel (1-0) LP: Wade Davis (0-1)

HR: AL - Robinson Canó (1); NL - Yadier Molina (1)

La partita

Per celebrare l'enorme influenza dell'America Latina sulla Major League Baseball sono stati invitati alcuni dei migliori giocatori di sempre a lanciare la prima palla. Giocatori Hall of Famers sia della Major League Baseball che della Negro Leagues sono stati riconosciuti e onorati sul campo. Il gruppo comprendeva Juan Marichal (Repubblica Dominicana), Luis Aparicio (Venezuela), Rod Carew (Panama), Orlando Cepeda (Puerto Rico), Tony Perez (Cuba), Roberto Alomar (Puerto Rico), Pedro Martinez (Repubblica Dominicana) e "Pudge" Rodriguez (Puerto Rico).

Lo scomparso Roberto Clemente è stato rappresentato dalla moglie Vera e dai figli Roberto Jr., Luis e Roberto Enrique.

Sono stati ricordati durante la cerimonia anche gli scomparsi Martín Dihigo, José Mendéz e Cristóbal Torriente, Latino Hall of Famers che giocarono nelle Negro Leagues.

Dopo che i giocatori della Hall of Fame sono stati presentati, hanno lanciato la cerimoniale prima palla alle attuali stelle latino-americane che provengono dai medesimi paesi: Salvador Perez (Venezuela), Yonder Alonso (Cuba), Francisco Lindor (Puerto Rico), Nelson Cruz (Repubblica Dominicana), Carlos Correa (Puerto Rico), Marcell Ozuna (Repubblica Dominicana), Robinson Canó (Repubblica Dominicana) e Yadier Molina (Puerto Rico).

La partita non è stata spettacolare, ma alla fine si è rivelata l'ennesima dimostrazione che l'All-Star Game del baseball è sempre una partita vera, che si gioca per vincere, tanto che per la 13esima volta nella storia del match si è andati agli extra inning.

Nel primo anno che il risultato dell'All-Star Game non era legato al vantaggio del campo di casa nella World Series, sembrava che gli dei del baseball avessero deciso che dovevano essere i managers Joe Maddon e Brad Mills a testarlo.

L'American e la National League hanno combattuto sino ad arrivare all'inning supplementare al Marlins Park, e la domanda che si facevano tutti era se una delle due squadre avesse avuto sufficienti lanciatori una volta che si entrò nel decimo inning.

Tuttavia, Robinson Canó dei Seattle Mariners ha messo fine a quei dubbi quando ha colpito un fuoricampo solitario che ha portò in vantaggio e alla vittoria, per 2-1, l'American nel 10° inning contro Wade Davis dei Chicago Cubs.

La vittoria è stata la quinta consecutiva dell'AL, e ha permesso allo Junior Circuit di pareggiare la serie a 43-43-2. La NL aveva preso la guida nella serie nel 1965 e aveva mantenuto il vantaggio finché Andrew Miller dei Cleveland Indians non ha messo strikeout il rookie Cody Bellinger per concludere la partita.

A Canó è stato assegnato il MVP della partita come risultato del suo punto vincente. Ha vinto una World Series, il titolo nell'Home Run Derby e l'All-Star Game MVP, che ha eguagliato l'Hall of Famer Cal Ripken come unico giocatore a conseguire questi tre risultati nel proprio curriculum.

Il seconda base ha dichiarato di essere contento che l'All-Star non fosse più il fattore determinante per il vantaggio del campo di casa nella World Series.

"Mi piace davvero tutto ciò", ha detto Canó del nuovo format a Ken Davidoff del New York Post, "In questo modo, ora puoi scherzare, rendere il gioco più divertente, nel modo in cui era prima".

Il fuoricampo di Canó è uscito da una breking ball di Davis, che è volata olte la recinzione nella parte destra del campo. "Bisogna mettere la testa della mazza davanti ed essere in grado di gestire la breking ball", ha detto Canó, "Sono stato in grado di fare un buon swing su di essa".

"Da bambino guardavo Ken Griffey e tutti quei ragazzi che giocavano nell'All-Star Game e vincevano l'MVP, e mi sarebbe piaciuto provare quella sensazione", ha detto Canó, "Volevo provare questa sensazione".

Mentre ci sono state 17 valide, solo tre sono risultate da extra base. Tutto il resto sono stati singoli. I lanciatori hanno avuto un giorno memorabile, eliminando 23 battitori. Al di fuori dei due homers di Canó e Yadier Molina, il momento piu' indimenticabile della notte è appartenuto a Nelson Cruz quando ha tirato fuori il suo cellulare e ha chiesto a Molina di scattare una foto di lui in piedi con l'umpire di casa base Joe West.

Cruz aveva deciso di farsi un selfie prima della partita e lo aveva detto ai suoi compagni di squadra, ma nessuno credeva che lo avrebbe fatto. Alonso confessò che Cruz gli aveva detto che stava per farlo alle 14.00 del pomeriggio.

Cruz racconta che aveva cercato di fare una selfie nell'All-Star Game del 2013 ma casualmente aveva lasciato il suo telefono nel dugout. Ma martedì 11 luglio non l'ha dimenticato.

"Questa volta, se devo scattare una foto con qualcuno, sarà con Joe West", disse Cruz, "È una leggenda".

Cruz disse che West in un primo momento non riusciva a capire cosa stesse succedendo.

Molina è stato coinvolto in due degli aspetti più notevoli della partita. Ha indossato una maschera di protezione dipinta d'oro che ricordava un personaggio di Star Wars, e ha anche scattato la foto al DH dell'American League, Nelson Cruz, con l'arbitro Joe West durante il sesto inning.

"È stato strano, eh?", disse Molina dopo la partita, "Era strano e anche divertente. Mi ha chiesto di fargli una foto e gli ho detto 'Sei serio?'. Sì, sì, fammi una foto con Joe".

La partita è stata dominata dai lanciatori e dalle difese, prima della battuta vincente di Canó. La prima avvisaglia del dominio del monte da parte della National League si era vista quando Max Scherzer dei Nationals Washington aveva messo strikeout il campione dell'Home Run Derby, Aaron Judge, nel primo inning insieme al clinup hitter George Springer durante il suo unico inning di lavoro.

La star dell'American League Chris Sale, dei Boston Red Sox, ha lanciato due inning scoreless e ha messo strikeout due battitori. La NL ha aperto il secondo inning con singoli consecutivi, ma Sale è stato in grado di far battere Ryan Zimmerman in doppio gioco per eliminare il potenziale pasticcio.

La NL ha nuovamente minacciato nel terzo inning quando ha caricato le basi contro il relievo dei New York Yankees Dellin Betances, ma è riuscito a chiudere l'inning quando Daniel Murphy ha battuto un groundout sulla terza.

L'AL ha rotto lo 0-0 nella parte alta del quinto inning quando Jonathan Schoop, dei Baltimore Orioles, ha realizzato un doppio, con due out, contro Alex Wood, dei Los Angeles Dodgers, e Miguel Sano lo ha seguito con un bloop singolo sul lato destro del campo.

Agonisticamente il fuoricampo di Canó è la foto della partita, ma nulla ha superato l’intensità del minuto, alla fine del 5° inning, quando per il messaggio voluto dalle MLB "Stand up to Cancer" tutto lo stadio si è alzato in piedi ed ognuno – giocatori, telecronisti, spettatori, arbitri, camerieri, addetti al campo, autorità, insomma proprio tutti – hanno alzato un cartoncino fornito all’ingresso con su scritto il nome di un parente, un amico o un conoscente perso nella battaglia contro il cancro. Qualche lacrima, tante riflessioni e anche molte speranze. Bellissimo!

Per la NL, Yadier Molina ha pareggiato il parziale con un fuoricampo solitario sul lato destro del campo nel sesto inning contro il pitcher Erwin Santana.

Entrambe le squadre hanno avuto la possibilità di chiudere la partita nel nono inning, mentre ogni League è riuscita a segnare contro gli ace closers avversari.

Yonder Alonso, dell'AL, ha colpito un singolo e rubato la seconda per iniziare la parte alta del nono e Kenley Jansen, dei Dodgers, lo ha fatto avanzare in terza base grazie ad un balk, con due out. Tuttavia, il rilievo ha messo fine a questa minaccia quando è riuscito a mettere strikeout Avisail Garcia, dei Chicago White Sox.

La NL ha caricato le basi contro Craig Kimbrel dei Red Sox, ma il relievo di fireball ha mandato la partita agli inning supplementari mettendo stikeout Michael Conforto dei New York Mets.

La partita è andata agli extra inning per la prima volta dal 2008. Il fatto che il fuoricampo di Canó sia stato battuto contro un lanciatore dei Cubs non è sfuggito a Mills, il bench coach degli Indians che ha ricoperto il ruolo di manager sostituendo Terry Francona che aveva problemi di salute.

"Nessuno vuole, in un gioco come questo, farlo andare troppo a lungo", ha detto Mills a Davidoff, "Così è accaduto contro un lanciatore dei Cubs. E' stato piuttosto piacevole".

Gli Indians erano stati battuti dai Cubs nel settimo gioco della World Series lo scorso anno e quindi Mills ha goduto di questa vendetta.

Questo è probabilmente una magra consolazione per i fans degli Indians che aspettano un titolo della World Series dal 1948, anche se i tifosi dell'AL si sono sentiti meglio per almeno una notte.

Bebe Rexha canta The Star Spangled Banner

Jocelyn Alice canta O' Canada

Una visione del Marlins Park durante l'inno nazionale prima dell'88esimo All-Star Game

Tre momenti del primo lancio da parte degli Hall of Famers Latini

Il manager dell'All-Star della NL Joe Maddon dei Chicago Cubs, a sinistra, e il coach Don Mattingly dei Miami Marlins mentre guardano l'inizio della partita

I due managers Brad Mills, a sinistra, e Joe Maddon prima dell'inizio dell'All-Star Game

Max Scherzer dei Nationals Washington mentre lancia nel primo inning

Aaron Judge va strikeout nel primo inning contro Max Scherzer. Il catcher è Buster Posey mentre l'arbitro di casa base è Joe West

Chris Sale, dei Boston Red Sox, nei primi inning contro la National League

Bryce Harper (# 34) effettua una presa in tuffo spettacolare su una palla colpita da Salvador Perez nel secondo inning

L'infield dell'AL Carlos Correa completa il doppio gioco dopo aver eliminato in seconda Nolan Arenado (# 28) nel secondo inning

Jonathan Schoop (# 6) dei Baltimore Orioles viene festeggiato da Aaron Judge (# 99) dei dopo aver segnato il punto del vantaggio nel quinto inning

L'Umpire Crew mentre tengono in mano i cartoncini con i nomi degli amici e dei cari che hanno lottato con il cancro per la campagna della MLB "Stand Up To Cancer" alla fine del quinto inning. Joe West, che è diventato il terzo umpire nella storia ad arbitrare la sua 5000ma partita in carriera nel mese di giugno 2017, è il Crew Chief che ha diretto l'88° All-Star Game. West è al suo terzo Midsummer Classic (precedenti: 1987, 2005), tra cui il secondo come Crew Chief (2005). Ha diretto sei World Series, nove League Championship Series e otto Division Series, e con le sue 123 partite di Postseason è al secondo posto dietro alle 133 di Gerry Davis. La Crew di West includevà Angel Hernandez (prima base), Mark Carlson (seconda base), Chris Conroy (terza base), Manny Gonzalez (foul sinistro) e Mike Estabrook (foul destro). La terza All-Star in carriera per Hernandez (precedenti: 1999, 2009), la seconda per Carlson (2003) e la prima per Conroy, Gonzalez e Estabrook

I giocatori della NL mentre tengono in mano i cartoncini dello "Stand Up To Cancer" alla fine del quinto inning

Yadier Molina (# 4) fotografa Nelson Cruz con l'arbitro Joe West nel sesto inning

L'ace degli Arizona Diamondbacks Zack Greinke è entrato a lanciare per la NL nel sesto inning e si è trovato come catcher Yadier Molina vestito da C-3PO

Il fuoricampo di Yadier Molina nella parte bassa del sesto inning

Yadier Molina (# 4) scherza con Francisco Lindor (# 12) mentre gira sulla seconda base dopo aver colpito il fuoricampo solitario nella parte bassa del sesto inning

Il fuoricampo di Robinson Canó nella parte alta del decimo inning

Robinson Canó celebra con i compagni di squadra il fuoricampo appena battuto nella parte bassa del decimo inning

Andrew Miller e Gary Sanchez si abbracciano dopo l'ultimo out del decimo inning che sancisce la vittoria dell'AL per 2 a 1

Robinson Canó (in primo piano, secondo a sinistra) celebra con i compagni di squadra Francisco Lindor, Nelson Cruz e Yonder Alonso (# 17) la vittoria dopo l'ultimo out del decimo inning

Robinson Canó alza il trofeo di MVP dell'All-Star Game 2017

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L'89° All-Star Game del 2018 è stato giocato al Nationals Park, casa dei Washington Nationals, il 17 luglio. L'American League ha battuto la National League 8-6, in 10 inning. La città ospitante è stata annunciata il 6 aprile del 2015 dal Commissioner della Major League Baseball Rob Manfred; il quinto All-Star Game giocato a Washington, D.C., e il primo dal 1969, quando diventò la casa dei secondi Senators. E' stata la prima volta che la franchigia dei Nationals ha ospitato il Midsummer Classic dal 1982, quando il team giocava come Montreal Expos.

Le due League prima dell'evento avevano gli stessi records 43-43-2 ed entrambe avevano segnato esattamente 361 punti ciascuna nella storia dell'All-Star Game. La partita ha anche battuto il record dei fuoricampo con un numero impressionante di dieci; il record precedente era di sei. Tutti i punti, tranne uno, sono stati segnati grazie a un fuoricampo. Questa è la seconda volta consecutiva che l'AL ha vinto al decimo inning.

Le votazioni sono iniziate il 1 giugno e si sono concluse il 5 luglio. Come nelle precedenti edizioni, i migliori votati in ciascuna posizione sono diventati i titolari per le rispettive posizioni, salvo eventuali sospensioni, infortuni o altri problemi. I giocatori di riserva sono stati scelti in modo più complicato coinvolgendo i voti dei tifosi, dei giocatori e del Commissioner. Per il quarto anno, il voto è stato condotto esclusivamente online. I risultati sono stati annunciati l'8 luglio.

Dopo che i roster sono stati finalizzati, è stato creato un secondo scrutinio di cinque giocatori per League per l'All-Star Final Vote per determinare il 32esimo e ultimo giocatore di ogni roster. Il ballottaggio online è stato condotto dall'8 luglio all'11 luglio. I vincitori del All-Star Final Vote sono stati Jean Segura dei Seattle Mariners dell'American League e Jesús Aguilar dei Milwaukee Brewers della National League.

Il logo ufficiale dell'All-Star Game del 2018 presenta la cupola del Campidoglio degli Stati Uniti, fresca del suo recente progetto di restauro completato. Le tre stelle su entrambi i lati della cupola del Campidoglio rappresentano ciascuna division della MLB: East, Central e West. La stella singola su entrambi i lati del logo Major League Baseball rappresenta le leghe American e National.

Partita numero 89
Data 17/07/2018
Stadio

National Park - Washington, D.C

Spettatori 43843
Ambasciatori Nessuno
M.V.P.

Alex Bregman

The Star Spangled Banner

Washington, D.C. Community Choirs

1st Pitch

From To
James McCloughan Bryce Harper
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Chris Sale

Max Scherzer

Managers
A.J. Hinch
Dave Roberts

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
R
H
E
American 0
1
1
0
1
0
0
3
0
3
8
13
0
National
0
0
1
0
0
0
1
1
2
1
6
7
1

WP: Edwin Díaz (1-0) LP: Ross Stripling (0-1) S: J.A. Happ (0-1)

HR: AL - Aaron Judge (1); Mike Trout (1); Jean Segura (1); Alex Bregman (1); George Springer (1)

NL - Willson Contreras (1); Trevor Story (1); Christian Yelich (1); Scooter Gennett (1); Joey Votto (1)

La partita

L'All-Star Game 2018 è stato pieno di brividi, emozioni e capovolgimenti, e gli ultimi inning potrebbero veramente essere considerati il cuore di questo Midsummer Classic.

Il primo lancio cerimoniale per l'All-Star Game 2018 al Nationals Park nella notte di martedì è stato lanciato da James McCloughan, decorato di Medal of Honor quando era medico di campo in Vietnam dal 1969 al 1970.

James McCloughan mentre effettua il lancio cerimoniale

A riceverlo la star dei Nationals Bryce Harper, che gli ha poi firmato la pallina. McCloughan ha trascorso 38 anni come allenatore di baseball nel Michigan e nel 2003 è stato inserito nella Hall of Fame della Michigan High School Coaches. McCloughan è stato anche inserito nella Michigan High School Baseball Coaches Association nel 1997.

La stretta di mano tra McCloughan e Bryce Harper

L'inno nazionale canadese è stato eseguito da membri della Royal Canadian Air Force Band. L'inno nazionale degli Stati Uniti è stato eseguito dal Community Choirs dell'area D.C.

La Community Choirs mentre canta l'inno nazionale degli Stati Uniti

Per sintetizzare questo All-Star Game bastano tre parole “Three True Outcomes” (Letteralmente "tre veri risultati" - Termine coniato da Christina Kahrl, una writer di Baseball Prospectus blog per indicare la base su ball, lo strikeout e il fuoricampo. Sono gli unici eventi che non coinvolgono la squadra in difesa - tranne il lanciatore e il ricevitore. Questo ignora gli outfielder che rubano il potenziale homer sul muro, e i fuoricampi interni e simili. In origine era stato un po' uno scherzo: il sito amava usare nomi divertenti per descrivere alcune delle tendenze emergenti del baseball tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000, ma è entrato rapidamente nell'uso comune poiché riflette una realtà che nessuno può ignorare). E così è stato: 10 fuoricampo, 25 strikeout e 9 basi su ball.

A questo proposito alla fine della gara il manager dell'AL A.J. Hinch (manager degli Astros) ha scherzato: "Operazione standard al giorno d'oggi, giusto?".

E' stato divertente! È stato eccitante! I giocatori indossavano microfoni in campo e parlavano con i cronisti durante la partita, si facevano selfie e i managers sono stati ascoltati dai fans nelle loro discussioni e i sorrisi hanno dominato la scena. La vittoria dell'AL contro la NL nella notte di martedì al Nationals Park è stata sicuramente fuori dagli schemi convenzionali.

Selfie di Mike Trout; in primo piano, con Aaron Judge, a sinistra, e Mookie Betts, a destra, prima dell'inizio della partita 

"Penso che sia bello come la MLB ci permetta di avere i nostri cellulari, con la possibilità di scattare una foto ed è stato davvero interessante", ha detto Mike Trout.

Abbiamo detto che gli ultimi tre inning sono la parte fondamentale del Midsummer Classic perchè sono stati segnati 10 dei 14 punti e sono stati colpiti sei dei 10 fuoricampo. Jean Segura ha omaggiato l'AL nella parte superiore dell'ottavo. Christian Yelich ha risposto nella parte bassa dell'inning. L'homer di Scooter Gennett ha pareggiato nella parte bassa del nono. Alex Bregman e George Springer hanno risposto per l'AL nella parte alta del 10°. Questa è stata la prima volta in cui una partita (regular season, All-Star o postseason) ha visto la partecipazione di cinque giocatori per ciascuna League battere 5 fuoricampo.

Rivediamo i sette migliori momenti di una bella serata nella capitale della nazione:

1. I razzi di Houston

E ritorniamo all'unico momento che dovrebbe definire tutto: i sorrisi. Nella parte alta del decimo inning, un paio di Houston Astros, Bregman (che sarà l'All-Star MVP 2018) e Springer (che è stato l'MVP della World Series 2017), hanno battuto back-to-back home run per prendere il vantaggio dell'AL. Entrambi avevano un largo sorriso quando sono tornati nel dugout, dove sono stati accolti da abbracci, schiaffi sulla schiena e pioggia di semi di girasole, acqua e chissà cos'altro.

Alex Bregman ha appena colpito il fuoricampo da leadoff nel 10° inning, contro Ross Stripling, per portare in vantaggio l'AL. L'arbitro di casa base è Ted Barrett e il catcher della NL è J.T. Realmuto

Nel 10° inning, George Springer batte il fuoricampo back-to-back per aumentare il vantaggio dell'AL 7 a 5

I sorrisi di George Springer e Alex Bregman dopo il loro fuoricampo

George Springer viene accolto dal dugout dell'AL con Alex Bregman che lo aspetta per festeggiare la doppietta tutta Astros

2. Harper omaggia Trout in diretta

Quando Joe Buck della FOX ha chiesto a Bryce Harper mentre giocava all'esterno centro all'inizio del gioco, se era d'accordo sul fatto che Trout fosse il miglior giocatore del pianeta, Harper ha parlato per l'intero mondo del baseball: "Se non lo sai, non sei aggiornato". E Bregman ha chiarito dopo la partita dicendo: "Mike Trout è su un altro pianeta".

3. Segura e Gennett mettono in scena "Puoi superare questo?"

Il fuoricampo da tre punti di Jean Segura nella parte alta dell'8° inning contro il pitcher Josh Hader per portare in vantaggio l'AL 5 a 2. L'arbitro di casa base è Ted Barrett e il catcher della NL è J.T. Realmuto

L'errore di Joey Votto mentre non riesce a prendere il popup che avrebbe eliminato Jean Segura e ... chissà come sarebbe potuta finire la partita

Il fuoricampo da tre punti di Segura contro Josh Hader nell'ottavo inning sembrava aver fatto la differenza, e arrivò su un lancio dopo che Joey Votto aveva lasciato cadere un popup vicino al parapetto del dugout. Pensare che Segura aveva vinto il Final Vote per unirsi alla squadra dell'AL pochi giorni prima della pausa per l'All-Star e non c'era alcuna garanzia che avrebbe giocato. Segura ha enfatizzato la sua esplosione indicando con il dito il suo dugout e scambiando un epico high five con il coach di terza Pettis e tutta la squadra mentre l'AL predeva un vantaggio di 5-2.

L'high five di Jean Segura con il coach di terza base Pettis dopo il fuoricampo

L'inning dopo, Gennett apparentemente salvò Votto, il suo compagno di squadra dei Reds, con un drammatico fuoricampo da due punti contro Edwin Diaz, il compagno di Segura nei Mariners, per mandare il Midsummer Classic agli extra inning per il secondo anno consecutivo.

Il fuoricampo da due punti di Scooter Gennett contro il pitcher Edwin Diaz nel 9° inning che pareggia la partita. L'arbitro di casa base è Ted Barrett e il catcher dell'AL è Yan Gomes

4. Altuve termina il suo "slump"

Jose Altuve colpisce il singolo nel 5° inning che rompe il suo slamp in carriera nell'All-Star Game contro il pitcher Aaron Nola. L'arbitro di casa base è Ted Barrett e il catcher della NL è Willson Contreras

Quando Jose Altuve ha battuto il singolo nella parte alta del quinto inning, è stata la sua prima valida in 10 at-bats in carriera nell'All-Star. All'arrivo in prima base si è lasciato sfuggire un enorme sorriso che si è allargato solo quando ha visto il suo compagno di squadra degli Astros, Springer chiedere la palla. Normalmente, i singoli nel quinto inning non diventano souvenir. Springer, però, voleva fissare il momento e, forse, tirare un po' su il morale al suo amico. "Sono felice che siano felici perché finalmente ho colpito valido", ha detto Altuve.

Il sorriso di Jose Altuve dopo aver colpito il singolo mentre indica il dugout dell'AL

5. Selfie di Matt e Manny

Matt Kemp (# 27) dopo aver battuto un doppio nella parte bassa del secondo inning si fa un selfie con Manny Machado (# 13)

L'interbase degli Orioles Manny Machado (fino a questo evento) in posa per un selfie con Matt Kemp. Questo ha di sicuro acceso i social media. Se le notizie sono corrette e se non ci sono cambi dell'ultimo minuto, i due saranno compagni di squadra già da mercoledì dopo il completamento di una trade Machado-to-the-Dodgers. Machado sembrava emozionato di indossare l'uniforme della O's per l'ultima volta ed era anche entusiasta della nuova esperienza che stava per incominciare.

6. L'audace previsione di J.V.

Il fuoricampo di Aaron Judge da leadoff nella parte alta del secondo inning. L'arbitro di casa base è Ted Barrett e il catcher della NL è Willson Contreras

Nel dugout dell'AL, Justin Verlander aveva predetto a gran voce il fuoricampo nel secondo inning di Judge contro Max Scherzer. "Mi stavo preparando per andare a battere e Verlander ha detto ad alta voce: Ho davvero delle belle sensazioni, amico, penso che colpirai un homer in questo at-bat, quindi tieniti pronto", ha detto Judge, "Il primo lancio l'ho colpito in foul e non avevo alcuna possibilità per come stava lanciando Scherzer, ma sono riuscito a colpire il secondo lancio, ed è stato un bel momento".

Aaron Judge mentre corre sulle basi indica il suo mentore Justin Verlander che sorride sornione

7. Happ realizza la sua prima salvezza

Il pitcher dell'AL J.A. Happ mentre lancia nel 10° inning realizzando la salvezza

Hinch ha dimostrato perché i giocatori amano giocare per lui quando gli è stato chiesto la sua reazione al fuoricampo di Gennett: "Il mio primo pensiero è andato proprio a J.A. Happ". Happ è un ex lanciatore degli Astros che si era ben integrato con tutta l'organizzazione durante le sue tre stagioni con la squadra (2010-12, prima dell'arrivo di Hinch).

Prima della partita, Hinch aveva detto a Happ, ora con i Blue Jays, che non sapeva se l'avrebbe utilizzato nel suo primo All-Star Game. Per i giocatori al loro primo All-Star Game a 35 anni, è una cosa speciale.

"Ero elettrizzato per un veterano come J.A. Happ che ha aspettato così tanto questo momento", ha detto Hinch a fine partita.

Happ ha lanciato in 272 partite di regular season e non ha mai ottenuto una salvezza. Ma lo ha fatto martedì sera!

Alex Bregman mentre alza il trofeo di MVP dell'All-Star Game 2018

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Il 90° All-Star Game della Major League è stato giocato al Progressive Field, casa dei Cleveland Indians, il 9 luglio 2019 con l'American League che ha sconfitto la National League per 4–3.

La decisione di scegliere Cleveland come sede dell'All-Star Game 2019 è stata annunciata il 27 gennaio 2017 dal Commissioner della Major League Baseball Rob Manfred. Questa è stata la sesta edizione dell'All-Star a Cleveland e la prima dal 1997, diventando la squadra della MLB ad ospitare il maggior numero di partite del Midsummer Classic, rompendo il pareggio con le squadre dei Pittsburgh Pirates, St. Louis Cardinals e Cincinnati Reds, ferme a cinque edizioni. È stata anche la prima volta dal 2014 che una squadra dell'American League ha ospitato l'evento. Questo All-Star ha anche coinciso con il 25° anniversario del Progressive Field e il secondo evento giocato in questo stadio.

Le offerte per giocare l'All-Star 2019 a Cleveland erano iniziate circa cinque anni prima nel 2014, secondo il proprietario degli Indians Paul Dolan. La scelta è stata fortemente influenzata da tre fattori principali. Il primo riguarda il recente miglioramento e la crescita in tutto il centro di Cleveland. Il secondo fattore è il recente successo degli Indians che è culminato con l'apparizione nelle World Series del 2016. Il Commissioner Manfred ha parlato molto della città e della sua risposta alle World Series, affermando che "Cleveland è una città di baseball e sarà un ottimo padrone di casa per il Midsummer Classic". I recenti rinnovamenti e miglioramenti al Progressive Field hanno anche influenzato la decisione della scelta per la seconda volta. Le stime hanno mostrano il vantaggio economico che Cleveland ha goduto come città ospitante dell'evento pari a 60-65 milioni di $, un aspetto del grande impatto della Major League Baseball sull'economia di Cleveland. Il terzo è stato quello di dare alla proprietà degli Indians un incentivo per rimuovere il loro controverso logo e la mascotte Chief Wahoo. Le immagini divisive dei nativi americani sono state rimosse per la stagione 2019, giusto in tempo per le festività del Midsummer Classic.

Alex Cora manager dei campioni in carica delle World Series dei Boston Red Sox ha diretto l'American League, e Dave Roberts dei Los Angeles Dodgers è stato il manager della National League per il secondo anno consecutivo.

Le votazioni per la scelta dei giocatori dell'All-Star sono state modificate rispetto agli anni precedenti. Il voto "primary" è durato dal 28 maggio al 21 giugno. Il "primary" ha determinato i primi tre giocatori per ogni posizione interna e i primi nove esterni per ciascuna League. Da questo gruppo di finalisti, i fans hanno determinato i partenti dell'All-Star con la votazione denominata "The Starters Election will follow". Le votazioni si sono svolte dal 26 giugno al 27 giugno.

A differenza della formula degli anni precedenti, che consentiva ai fans di votare fino a 35 volte, da quest'anno potevano votare fino a cinque volte al giorno durante le "primary", ma solo una volta durante le votazioni finali che hanno determinato le formazioni dei partenti (catcher, quattro infield e tre outfielders per entrambe le League).

Il resto dei roster, inclusi tutti i lanciatori, sono stati selezionati in base al contributo di entrambi i managers. I roster completi sono stati annunciati il 30 giugno.

Il 7 agosto 2018 gli Indians e la Major League Baseball hanno svelato il logo ispirato alla chitarra elettrica bordata con le cuciture della pallina, una combinazione progettata per celebrare la città di Cleveland anche come capitale del rock & roll.

Partita numero 90
Data 09/07/2019
Stadio

Progressive Field - Cleveland (Ohio)

Spettatori 36747
Ambasciatori Sandy Alomar Jr. (Cleveland Indians 1990-2000, 6x All-Star)
Francisco Lindor (Cleveland Indians 2015-2019, All-Star)
Jim Thome (Cleveland Indians 1991-2002, 2011, HOF in 2018)
M.V.P.

Shane Bieber

The Star Spangled Banner

Max Schneider 

1st Pitch

From To
CC Sabathia Sandy Alomar Jr.
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Justin Verlander

Hyun-Jin Ryu

Managers
Alex Cora
Dave Roberts

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National 0
0
0
0
0
1
0
2
0
3
5
0
American
0
1
0
0
1
0
2
0
X
4
8
0

WP: Masahiro Tanaka (1-0) LP: Clayton Kershaw (0-1) S:
Aroldis Chapman (0-1)

HR: AL -  Joey Gallo  (1); NL - Charlie Blackmon (1)

La partita

L'American League ha vinto per 4-3 la sua settima All-Star consecutiva martedì 8 luglio 2019, mettendo strikeouts 16 battitori della National League.

L'All-Star Game arriva sulla scia di un elettrizzante Home Run Derby disputato lunedì sera in cui Pete Alonso dei Mets ha battuto il rookie dei Blue Jays Vladimir Guerrero Jr.

Pete Alonso alza il trofeo dell'Home Run Derby 2019

La partita ha offerto molti momenti emozionanti con alcune incredibili performance dei lanciatori, dei giochi difensivi sbalorditivi e persino due fuoricampo che hanno reso tutti felici. Martedì sera la MLB ha mostrato le sue migliori stars ed è esattamente quello che si sperava di vedere a Cleveland.

E' stata onorata una città che ha sofferto 55 anni con i Browns. Gli Indians sono stati alle World Series tre volte dal 1995, e due volte sono arrivati alla settima partita, ma sono sempre rimasti a mani vuote dal 1948. Sembra una maledizione qui a Cleveland perchè le stelle vanno e vengono, ma non rimangono mai.

Ma questa volta l'All-Star Game 2019 sarà ricordato per sempre come un gioco puro e senza fronzoli o espedienti, pieno di drammi che hanno ricordato il buon baseball vecchio stile, celebrando la bellezza e l'essenza di questo sport, in un'esperienza All-Star davvero meravigliosa.

La purezza del gioco alla fine svanirà nel tempo, ma la moltitudine dei momenti emotivi sarà ricordata per sempre.

- Mike Trout e Tommy LaStella dei Los Angeles Angels hanno indossato il numero 45 in onore del loro compianto compagno di squadra, Tyler Skaggs, e tutti i giocatori avevano sulla casacca la patch con il suo numero, stretti tutti assieme in un minuto di silenzio prima della partita.

Mike Trout, a sinistra, e Tommy LaStella, a destra, con il compagno di squadra scomparso Tyler Skaggs al centro

"L'ho sentito là fuori con me", ha detto Trout, “Ha sempre voluto essere un All-Star, e stanotte lo è stato".

- L'omaggio Stand Up to Cancer nel quinto inning, con la presenza di Carlos Carrasco, partente dei Cleveland, a cui è stata recentemente diagnosticata una forma di leucemia. La foto di lui sul box del suggeritore di terza affiancato da quattro compagni di squadra All-Star e dal manager Terry Francona, con un cartello che diceva: "I stand". I suoi compagni di squadra a fianco hanno sollevato il cartello con il suo soprannome: "Cookie".

Carlos Garrasco, al centro, assieme a Brad Hand, Shane Bieber, Francisco Lindor, Carlos Santana e al manager Terry Francona

"È stato un messaggio per fargli sapere che lo sosteniamo, gli siamo tutti vicini", ha detto Francisco Lindor, "Gli siamo tutti accanto. Siamo tutti lì con lui. Crediamo che prenderà a calci nel sedere il cancro, e starà bene".

- C'è stata la fragorosa ovazione pre-partita per Michael Brantley, ora outfielder degli Houston Astros, che ha trascorso i primi 11 anni della sua carriera a Cleveland, con i fans che hanno intonato il suo nome quando è sceso in campo.

Michael Brantley mentre festeggia con il pubblico il suo double RBI nella parte bassa del secondo inning

"Avevo un formicolio che andava su e giù per la spina dorsale", ha detto Brantley, "Ho goduto il momento e ho molto apprezzato il bentornato''.

- Ancor prima c'è stato il momento di C.C. Sabathia, che ha trascorso i primi 10 anni della sua carriera a Cleveland ed è stato anche ambasciatore dell'All-Star Game 2019, che ha lanciato la prima palla cerimoniale all'ex catcher All -Star degli Indians Sandy Alomar.

C.C. Sabathia mentre effettua il primo lancio cerimoniale

"Questo posto sarà sempre speciale, è il posto in cui sono cresciuto", ha detto Sabathia, che ha tenuto un discorso pre-partita per il team dell'AL: "Sono arrivato qui a 17 anni, e ho lasciato Cleveland a 25 anni da uomo adulto con tre figli. Sarà sempre un posto speciale per me. L'unico rimpianto nella mia carriera è di non aver vinto un campionato qui".

L'abbraccio tra C.C. Sabathia e Sandy Alomar che ha ricevuto il lancio

- Prima dell'inizio c'è stato l'omaggio al defunto Hall of Famer Frank Robinson, il primo manager afroamericano nella storia del baseball nel 1975 con i Cleveland Indians.

- E c'era Bieber, che è stato aggiunto all'All-Star Game solamente quattro giorni prima, dopo aver lanciato nelle minor 13 mesi fa. Il fotr pitcher è diventato il terzo giocatore nella storia dell'All-Star a vincere l'MVP nel proprio stadio.

Shane Bieber alza il trofeo di MVP dell'All-Star Game 2019

"Non sapevo davvero cosa pensare", ha detto Bieber, "Avevo un po' perso la cognizione del tempo".

Era quel tipo di fine settimana, con la città di Cleveland che celebrava la sua ricca eredità di baseball, rendendo omaggio a ogni All-Star, beh, ad eccezione di quei giocatori dei Chicago Cubs e di qualcuno degli Yankees.

Sì, Cleveland non ha dimenticato di aver perso quella dolorosa Gara 7 delle World Series 2016.

Beh, non stavano esattamente incoraggiando il closer degli Yankees Aroldis Chapman quando ha messo a segno tre strikeouts nel nono, ricordando vividamente che aveva fermato Cleveland nel nono inning di Gara 7, mandando il gioco agli extra innings.

"Eravamo molto consapevoli", ha detto Lindor, "di ciò che ha fatto contro di noi e che ci ha battuti nelle World Series".

Questa volta, quando Chapman ha chiuso la partita, ha scolpito un altro pezzo di storia, preservando la vittoria al partente degli Yankees Masahiro Tanaka, il primo lanciatore Yankees in una partita All-Star da Vic Raschi nel 1948.

"Era quel tipo di notte meravigliosa, e davvero un fine settimana All-Star ideale, dal Derby di Home Run al party Rock and Roll Hall of Fame alla partita".

"Penso che la città di Cleveland abbia fatto un lavoro fantastico", ha dichiarato il manager NL Dave Roberts, “La logistica, la città, il tempo, i fans durante la sfilata, durante il gioco, attenti, esultanti per gli Indians passati e presenti, erano davvero coinvolti. Quindi la Major League Baseball e la città di Cleveland hanno avuto ragione".

Shane Bieber ha detto: “È una città così bella, dura e grintosa. Non posso che elogiare il modo in cui questo weekend e l'All-Star sono stati organizzati. Ho parlato con alcuni ragazzi che mi hanno confessato che è stato uno dei migliori All-Star Games e fine settimana in cui sono stati. Penso che sia una cosa davvero speciale da dire sulla città di Cleveland".

Davvero, l'unica imperfezione durante il fine settimana per il baseball è stata la diatriba del partente degli Houston Astros, Justin Verlander, che ha continuato a protestare sulle palline che a suo giudizio quest'anno erano diverse, spiegando a ESPN lunedì prima dell'All-Star che credeva che MLB lo avesse fatto intenzionalmente.

E' stato chiamato nell'ufficio del presidente dove i responsabili della MLB hanno ribadito che le palline sono sempre uguali, ma solo la forza di resistenza all'attrito dell'aria su di esse è inferiore. Questo presunto cambiamento ha portato il record dei fuoricampo alla fine della regular season a 6776.

Ma dopo aver ascoltato i dirigenti della MLB che hanno dato le loro motivazioni, Verlander continua a sentirsi ancora allo stesso modo su quelle palline e la querelle continua.

Il 90° MLB All-Star Game prende il via alle 20,15 e dopo 2 ore e 48 minuti l'American League sconfigge la National League per 4-3. Come già ricordato è stato un evento di grande pathos, con i lanciatori che hanno dominanto all'inizio, e l'homer solitario di Joey Gallo nel settimo che si è rivelato decisivo per l'AL. L'American League ha vinto 19 degli ultimi 23 Midsummer Classic.

Vista del Progressive Field nel momento dell'inno nazionale

Ore 20:06 - Il cantautore Max Schneider "MAX" canta l'inno nazionale, seguito dal classico stormo di caccia del 112th Fighter Squadron of the Ohio Air National Guard Base di Toledo.

Max Schneider “MAX” canta l'inno nazionale

Ore 20:08 - C.C. Sabathia effettua il lancio cerimoniale a Sandy Alomar Jr.

Ore 20:15 - Il partente dell'AL, Justin Verlander effettua il primo lancio a Christian Yelich e inizia così il 90° All-Star Game.

Il pitcher degli Astros Justin Verlander mentre effettua il primo lancio a Christian Yelich

Parte alta del 1° inning: Justin Verlander mette strikeouts Javy Baez e Freddie Freeman e brilla attraverso un facile inning 1-2-3. NL 0, e AL alla battuta.

Parte bassa del 1° inning: dopo un singolo di George Springer, il partente della NL Hyun-Jin Ryu elimina i successivi tre battitori con facili rimbalzanti a terra, tra cui il clean-up e il favorito dei fans Carlos Santana, che ha toccato debolmente sull'interbase. NL 0, AL 0.

George Springer dopo aver colpito il singolo contro il partente della NL Hyun-Jin Ryu

Il pitcher dei Dodgers Hyun-Jin Ryu in azione nella parte bassa del primo inning

Parte alta del 2° inning: il lanciatore degli Yankees Masahiro Tanaka sostituisce Verlander e mette strikeout Cody Bellinger. Josh Bell colpisce un singolo sulla seconda base per la prima valida della NL (Inizialmente chiamato out, ma rapidamente ribaltato in fase di review). Willson Contreras colpisce una rimbalzante su Tanaka che chiude l'inning. NL 0, AL 0.

Josh Bell dopo aver colpito il singolo interno contro Masahiro Tanaka. Il catcher è Gary Sanchez

L'arrivo in prima di Josh Bell chiamato out e poi cambiato su richiesta dell'instant replay. Il prima base è Carlos Santana

Il pitcher degli Yankees Masahiro Tanaka in azione

Parte bassa del 2° inning: sul monte un altro mancino dei Dodgers, Clayton Kershaw. J.D. Martinez colpisce lungo al volo a sinistra per la prima eliminazione. Alex Bregman batte un singolo sulla terza base e poi segna il primo punto della partita sul doppio, tra l'esterno centro e il sinistro, del compagno di squadra degli Astros Michael Brantley. Jorge Polanco va strikeout per porre fine all'inning. AL 1, NL 0.

Michael Brantley colpisce il doppio che porta a punto Alex Bregman

Alex Bregman segna il primo punto dell'AL sul doppio di Michael Brantley. Il catcher è Willson Contreras e l'arbitro di casa base è Mark Wegner

Il pitcher dei Dodgers Clayton Kershaw in azione

Parte alta del 3° inning: dopo il doppio colpito da Ketel Marte, il nuovo lanciatore Jose Berrios elimina i tre battitori successivi, mettendo strikeout Ronald Acuna Jr. e Christian Yelich. AL 1, NL 0.

Ketel Marte colpisce un doppio contro Jose Berrios. Il catcher è Gary Sanchez

Il pitcher dei Twins Jose Berrios in azione

Parte bassa del 3° inning: il pitcher Jacob deGrom dei Mets effettua solo sette lanci nell'inning affrontando tre battitori e facendo battere al volo Mike Trout per terminare la ripresa. AL 1, NL 0.

Il pitcher dei Mets Jacob deGrom in azione

Parte alta del 4° inning: il lanciatore dei White Sox Lucas Giolito inizia l'inning concedendo una base su ball a Freddie Freeman, il primo pass gratuito del gioco. Mette strikeout Cody Bellinger e costringe Nolan Arenado e Josh Bell a battere facile a terra per porre fine all'inning. AL 1, NL 0.

Il pitcher dei White Sox Lucas Giolito in azione

Parte bassa del 4° inning: il partente dei Reds Luis Castillo elimina al piatto Carlos Santana e J.D. Martinez e costringe Alex Bregman a battere un groundout per incorniciare un impeccabile 1-2-3. AL 1, NL 0.

Il pitcher dei Reds Luis Castillo in azione

Parte alta del 5° inning: Shane Bieber degli Indians mette strikeout in successione Willson Contreras, Ketel Marte e Ronald Acuna Jr., entusiasmando la folla di casa che aveva intonato a gran voce il suo nome. AL 1, NL 0.

Il pitcher degli Indians Shane Bieber in azione

Shane Bieber rientra nel dugout acclamato dai compagni e dal pubblico di casa che scandisce “Let’s go, Bieber!”

Parte bassa del 5° inning: Walker Buehler è il terzo Dodgers a lanciare stasera. Gary Sanchez mette a segno un doppio dopo un at-bat di sette lanci e segna sul singolo di Jorge Polanco. Il pinch-hitter Francisco Lindor e Gleyber Torres restano al piatto per terminare l'inning. AL 2, NL 0.

Gary Sanchez colpisce il doppio contro Walker Buehler. Il catcher è Yasmani Grandal

Jorge Polanco batte il singolo che porta a punto Gary Sanchez

Il pitcher dei Dodgers Walker Buehler in azione

Parte alta del 6° inning: il lanciatore degli A's Liam Hendriks mette strikeout Kris Bryant e Trevor Story mentre Charlie Blackmon colpisce il primo fuoricampo del gioco oltre la recinzione tra il centro e il destro, stimato 384 feet. Pete Alonso viene eliminato al piatto per chiudere l'inning. AL 2, NL 1.

Charlie Blackmon colpisce il fuoricampo contro Liam Hendriks. Il catcher è James McCann l'arbitro di casa base è Mark Wegner

Pete Alonso si congratula con Charlie Blackmon dopo il suo fuoricampo che accorcia lo svantaggio della NL

Il pitcher degli A's Liam Hendriks in azione

Parte bassa del 6° inning: Mike Soroka dei Braves lancia un inning veloce con tre eliminazioni conseutive. AL 2, NL 1.

Il pitcher dei Braves Mike Soroka in azione

Parte alta del 7° inning: il closer dei Tigers Shane Greene fa il suo debutto nell'All-Star nel settimo. Mike Moustakas viene eliminato al volo, J.T. Realmuto è il secondo eliminato su un pop fly e Max Muncy batte un groundout per completare l'inning. AL 2, NL 1.

Il pitcher dei Tigers Shane Greene in azione

Parte bassa del 7° inning: l'AL raccoglie un punto fondamentale contro il lanciatore Brandon Woodruff dei Brewers. Matt Chapman da leadoff riceve la base su ball e James McCann colpisce un singolo. Chapman segna quando Xander Bogaerts batte in doppio gioco 6-4-3. Il mancino Will Smith entra come rilievo e concede sul primo lancio un fuoricampo a Joey Gallo. AL 4, NL 1.

Il pitcher dei Brewers Brandon Woodruff in azione

James McCann colpisce il singolo contro Brandon Woodruff e fa avanzare in seconda Matt Chapman

Il manager della NL Dave Roberts sostituisce Brandon Woodruff con il rilievo mancino Will Smith

Il pitcher dei Giants Will Smith in azione

Joey Gallo colpisce il fuoricampo contro Will Smith per il 4 a 1 dell'AL. Il catcher è Yasmani Grandal e l'arbitro di casa base è Mark Wegner

Parte alta del 8° inning: il rilievo degli Indians Brad Hand riempie le basi con due walks e un singolo. Realizza un grande strikeout su Charlie Blackmon. Pete Alonso, con due out e due strike, colpisce valido sull'interbase Francisco Lindor e manda a punto Yasmani Grandal e David Dahl. Mike Moustakas con un brutto pop preso dal catcher James McCann chiude l'inning. AL 4, NL 3.

Il pitcher degli Brad Hand in azione

Pete Alonso colpisce il singolo che fa segnare Yasmani Grandal e David Dahl e ridurre lo svantaggio della NL ad un solo punto

Yasmani Grandal e David Dahl festeggiano i due punti segnati sulla valida di Pete Alonso

L'acrobatica presa al volo del catcher James McCann sul pop battuto da Mike Moustakas che chiude l'inning lasciando due corridori sulle basi

Parte bassa del 8° inning: Gleyber Torres colpisce un singolo contro il lanciatore dei Marlins Sandy Alcantara ma viene eliminato in un doppio gioco che chiude l'inning. AL 4, NL 3.

Gleyber Torres mentre colpisce una base hit contro Sandy Alcantara

Il pitcher dei Marlins Sandy Alcantara in azione

Parte alta del 9° inning: Aroldis Chapman si guadagna la salvezza lanciando un nono inning senza punti. Dopo aver messo strikeout due battitori, il "pitching coach" C.C. Sabathia gli fa visita sul monte. Pochi istanti dopo, Chapman elimina Yasmani Grandal per terminare il gioco. Finale: AL 4, NL 3.

C.C. Sabathia nelle vesti inusuali di ptching coach fa una visita sul monte a Aroldis Chapman

Il pitcher degli Yankees Aroldis Chapman in azione

Aroldis Chapman si congratula con il catcher James McCann dopo aver messo strikeout in sucessione J.T. Realmuto, Max Muncy e Yasmani Grandal aggiudicandosi la salvezza del 90° All-Star Game

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L'All-Star Game del 2020 sarebbe stato il 91° Midsummer Classic nella storia della MLB. Doveva essere ospitato dai Los Angeles Dodgers, al loro secondo All-Star Game tenuto al Dodger Stadium, dopo quello del 1980, e il quarto ospitato dai Dodgers. Il 3 luglio, la partita venne annullata a causa dell'inizio ritardato della stagione 2020 per la pandemia COVID-19. E' stata la prima cancellazione dal 1945, quando l'All-Star Game di quell'anno non si tenne in conformità con le restrizioni sugli spostamenti in tempo di guerra. Come compenso, il Dodger Stadium è stato premiato con l'All-Star Game del 2022. Fox ed ESPN Radio erano i rispettivi partner televisivi e audio pianificati per la partita.

L'assegnazione dell'All-Star Game 2020 era iniziata nel 2017 e venne assegnata l'11 aprile 2018 dal Commissioner Rob Manfred. Il logo ispirato a Hollywood fu reso pubblico il 23 luglio 2019, in una cerimonia al Dodger Stadium, da parte del giornalista televisivo e commentatore di lunga data dei Dodgers Vin Scully.

A.J. Hinch manager degli Houston Astros, campioni dell'AL della stagione precedente, era stato originariamente designato come manager della squadra All-Star dell'American League 2020. Il 13 gennaio, la MLB sospese Hinch per l'intera stagione 2020 per il suo ruolo nello scandalo del furto dei segnali agli avversari durante la stagione 2017 e le World Series. Il proprietario degli Astros Jim Crane successivamente licenziò Hinch dopo l'annuncio. Il 29 gennaio fu annunciato il successore di Hinch, Dusty Baker, che avrebbe gestito il team dell'American League.

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